Spinetta: ancora un’intossicazione da monossido di carbonio
Numerosi gli episodi accaduti negli ultimi mesi. Serve la massima attenzione
SPINETTA MARENGO – Un’altra intossicazione da monossido di carbonio? Sarebbe accaduto nel pomeriggio nel sobborgo alessandrino. Le persone coinvolte, sembra quattro, si sarebbero servite di un sistema di riscaldamento di fortuna sentendosi male poco dopo. A quel punto si sono recati al pronto soccorso. Al momento non si conoscono altri particolari. Quando i medici rilevano un’intossicazione simile, nei casi più seri è necessario il trasferimento nella camera iperbarica.
Cosa sta succedendo?
Intossicazione da monossido di carbonio, il gas killer: a fine gennaio un episodio si era registrato nel novese. Una famiglia composta dai genitori e tre bambini era stata trasportata all’ospedale di Novi Ligure per una intossicazione avvenuta a Vignole, in Val Borbera.
I cinque erano stati trasportati al Pronto soccorso dai sanitari del 118, e poi trasferiti in camera iperbarica. Fortunatamente non erano gravi.
L’allarme a Spinetta
Qualche giorno prima, a Spinetta Marengo, sette persone, residenti in una palazzina alla periferia del paese, erano state soccorse e trasportate in ospedale dai sanitari del 118, sempre per un’intossicazione da monossido. Due di loro hanno dovuto ricorrere alla camera iperbarica. Sull’episodio sono in corso accertamenti. Sembra che a causare la pericolosa fuoriuscita sia stato un malfunzionamento della caldaia.
Due gravi a Fubine
Il 30 novembre 2023, a Fubine, un uomo di 78 anni e una ecuadoregna di 53 furono trasportati all’ospedale in codice rosso: rimasero intossicati dal monossido di carbonio. L’intervento in extremis dei soccorritori scattò grazie a una telefonata che la 53enne riuscì a fare all’amica che abita a Genova.
Apparecchi a norma
Molto spesso, quando si verificano situazioni come quelle appena descritte, gli esperti riscontrano l’utilizzo di apparecchi per il riscaldamento non idonei per il luogo dove vengono utilizzati.
È importante evitare installazioni «fai da te» di apparecchiature che invece richiedono dichiarazioni di conformità e manutenzione costante e attenta di personale qualificato.
