“Ho preso le chiavi per salvare un detenuto”: tenta il suicidio
Cronaca
Monica Gasparini  
24 Febbraio 2024
ore
17:26 Logo Newsguard
Alessandria

“Ho preso le chiavi per salvare un detenuto”: tenta il suicidio

L'episodio nel carcere 'Don Soria'. Un tortonese ricoverato in ospedale, salvato in extremis da un agente della Penitenziaria

ALESSANDRIA – “Volevo salvare un detenuto, per quello ho preso le chiavi”. Chiede di parlare col comandante, ma deve aver pensato di non essere creduto così ha tentato il suicidio in cella.

Il tortonese Alessandro T. (il suo legale è Alexia Cellerino), detenuto al ‘Cantiello e Gaeta’ di piazza Don Soria, è stato ricoverato in Rianimazione. Salvato in extremis da un agente della Penitenziaria.

Il drammatico gesto dopo aver preso le chiavi ad un agente per aprire una cella dove un giovane detenuto stava subendo una brutale aggressione.

Le chiavi e il salvataggio in extremis

I fatti si sono verificati giovedì scorso. Il detenuto tortonese, che effettua lavori all’interno del carcere, si sarebbe accorto che un giovane albanese – appena entrato nel penitenziario – stava subendo una brutale aggressione da parte del compagno di cella (di origine marocchina).

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L’agente della Polizia Penitenziaria presente stava attendendo il supporto dei colleghi (come prevede il regolamento) per poter entrare e sedare quella violenza. Ma Alessandro T. ha pensato che il ragazzo (reduce da un intervento chirurgico) stesse soccombendo ai colpi dell’altro. Così, ha afferrato le chiavi del poliziotto, ha aperto la cella ed è entrato. In quel momento sono arrivati anche altri agenti.

L’aggressore sarebbe già stato trasferito. Chi ha preso le chiavi ha tentato di spiegare il suo comportamento, chiedendo anche di poter parlare col comandante. Rimasto solo in cella, però,  pensando di non essere stato compreso, ha tentato di uccidersi, impiccandosi.

Solo il tempestivo intervento di un agente gli ha salvato la vita. L’uomo è stato ricoverato in Rianimazione, all’ospedale di Alessandria.

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