Bosco Marengo, allagata l'area "idonea" al sito nucleare
BOSCO MARENGO - Allagata l'area giudicata "idonea" ad ospitare il deposito nazionale di rifiuti nucleari, tra Bosco Marengo e Novi…
Boschi di Sezzadio, l'area giudicata "idonea" per il deposito di rifiuti nucleari
Società
4 Marzo 2024 
ore
10:08
Maltempo
Sezzadio, allagata la zona “idonea” per il deposito nucleare
Il sindaco Enzo Daniele: "Abbiamo sempre detto che non è una zona adatta". Caso simile a Bosco Marengo
SEZZADIO – Allagata la zona considerata “idonea” per ospitare il deposito nazionale di rifiuti nucleari.
Succede a Sezzadio, in particolare alla frazione Boschi, in una zona che la Cnai (Carta nazionale aree idonee) ha incluso tra le 51 in tutta Italia (5 in provincia di Alessandria) ha individuato come adatta per accogliere il tanto discusso sito.
“Avevamo presentato a Sogin – spiega il sindaco Enzo Daniele – una relazione tecnica dettagliata, in base alla quale era chiaro che quell’area sarebbe finita sott’acqua in caso di maltempo prolungato. Credo che la documentazione da noi fornita non sia stata presa in considerazione. Dalle prime piogge della settimana scorsa, come si può facilmente notare, tutti i terreni individuati dalla Cnai sono a bagno. Il che significa che quest’area non è affatto idonea”.
Parte della superficie in questione è occupata da un campo fotovoltaico, il primo di due in progetto (per il secondo si stanno svolgendo i lavori).
Allagata anche la zona di Bosco
Il problema evidenziato da Daniele è analogo a quello già segnalato a Bosco Marengo, dove il locale Comitato del No al nucleare ha spiegato che l’area indicata dalla Cnai è alluvionabile. Dunque si è allagata. E anche il sindaco boschese, Gianfranco Gazzaniga ha segnalato il problema.
Gli incontri
Intanto, venerdì, si è svolto il primo dei 13 incontri previsti per il mese di marzo in altrettante località della provincia, propedeutici alla manifestazione popolare di sabato 6 aprile ad Alessandria. La prossima assemblea sarà martedì 12 alle ore 21 a Vignale Monferrato (Aula Cavour); poi toccherà proprio a Sezzadio (il 15 alle 21, in municipio) ospitare amministratori e tecnici impegnati a spiegare perché il Piemonte non ha le caratteristiche per ospitare il deposito nazionale delle scorie.
