Alessandria:
Cronaca
Monica Gasparini  
9 Marzo 2024
ore
23:55 Logo Newsguard
L’intervento

Alessandria: disordini in carcere, tensione al Cantiello e Gaeta

Celle incendiate, fumo e blackout elettrico: richiamati agenti della Penitenziaria, sul posto anche Vigili del fuoco e 118

ALESSANDRIA – Protesta in carcere, ore di tensione al Cantiello e Gaeta. Provvidenziale l’intervento della Polizia Penitenziaria, dei Vigili del Fuoco e del 118. Nel pomeriggio gravissimi disordini presso la Quarta sezione del Cantiello e Gaeta di piazza don Soria.

Celle incendiate

Secondo le prime informazioni, la Quarta sezione del blocco B della casa circondariale di Alessandria sarebbe completamente inagibile a causa degli incendi appiccati da alcuni detenuti.

Sarebbero state incendiate 3 o 4 celle.

Grazie all’intervento decisivo e tempestivo della Penitenziaria in servizio, e degli agenti richiamati, tutti i detenuti sono stati portati in salvo.
La sezione interessata è stata evacuata a causa del denso fumo e del conseguente blackout elettrico.

Sembra che una decina di detenuti siano stati trasportati in diversi ospedali della provincia a causa dell’ intossicazione provocata dal fumo.

Agenti in ospedale

Sono finiti all’ospedale anche quattro agenti della Penitenziaria, sarebbero stati trasportati all’ospedale e sottoposti a terapia con ossigeno.

Non sono stati resi noti, al momento, i motivi della protesta che, però, secondo indiscrezioni, potrebbe essere scattata per il ritrovamento da parte degli agenti di telefoni o sostanza stupefacente. Ma gli accertamenti sono ancora in corso.

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Alcuni detenuti potrebbero essere  trasferiti già nelle prossime ore in altre strutture penitenziarie del distretto Piemonte Liguria.

L’intervento dei sindacati

Come da tempo accade, il Sappe (sindacato autonomo polizia penitenziaria) continua ad alimentare la mancanza di sicurezza nel penitenziario di Alessandria, “e questa ne è l’ennesima dimostrazione”.

L’Osapp (organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria) sostiene da tempo, scrivono, che il sistema penitenziario sia in una crisi irreversibile e continua a chiedere al presidente del Consiglio di dichiarare lo stato d’emergenza delle carceri italiane.