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    Simone Baldin  
    15 Aprile 2024
    ore
    09:18 Logo Newsguard
    Osservatorio Europa

    Cambiamento climatico e Green Deal: la sfida dell’Ue

    Il nuovo approfondimento sui temi comunitari di maggiore attualità

    Questa settimana Osservatorio Europa, la rubrica che accompagnerà i lettori de Il Piccolo alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno 2024, affronta il tema del cambiamento clima climatico e del Grean Deal Europeo.

     

    Grean Deal contro il cambiamento climatico

    Non è solo il ritmo di vita delle persone ad essere cambiato (e aumentato) con il progredire degli anni. Il cambiamento climatico è infatti una delle più grandi sfide che il mondo è chiamato ad affrontare. Degli 8 milioni di specie presenti sul pianeta, un milione è infatti a rischio estinzione.

    Tra i fenomeni più rilevanti, possiamo toccare con mano l’inquinamento e la distruzione di foreste e oceani. E sono stati per prime le nuove generazioni a preoccuparsi per lo stato del pianeta che erediteranno e a invocare una maggiore azione a favore del clima.

    L’Unione Europea, dal canto suo, guida gli sforzi globali nella lotta ai cambiamenti climatici. Ha infatti svolto un ruolo chiave nella conclusione dello storico accordo globale sul clima firmato a Parigi nel 2015.

     

    Obiettivo 2050

    L’UE è ora determinata a diventare entro il 2050 il primo continente climaticamente neutro (nel quale cioè la quantità di gas a effetto serra prodotta non superi quella che nostri ecosistemi sono naturalmente in grado di assorbire).

    In questo senso, il Green Deal europeo è il piano d’azione dell’Ue per raggiungere tale obiettivo e trasformare l’Unione in un’economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e anche competitiva. Ciò comporta la necessità di conseguire obiettivi ambiziosi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, investire nelle tecnologie verdi e proteggere il nostro ambiente naturale, ma anche affrontare le inevitabili conseguenze del cambiamento climatico.

    L’obiettivo dell’Ue di conseguire la neutralità climatica entro il 2050 è stato fissato formalmente con la prima legge europea sul clima mai realizzata. Inoltre con questa normativa l’obiettiva intermedio dell’UE di ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55 % entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990 diventa un obbligo giuridico.

    Per tenere fede a gli impegni assunti dall’Ue su questo tema saranno necessari interventi in tutti i settori: dall’industria, all’energia, passando i trasporti, la produzione alimentare, l’agricoltura e l’edilizia.

    Occorrerà inoltre potenziare l’uso di energia pulita, ridurre l’inquinamento, aumentare l’efficienza energetica degli edifici e promuovere modalità di trasporto più pulite e i relativi carburanti.

     

    La strada verso il 2030

    A luglio del 2021 la Commissione europea ha proposto una serie di misure per preparare la strada affinché l’Ue possa realizzare i suoi obiettivi climatici entro il 2030. Tali misure comprendono:

    • aumento della quota di energie rinnovabili nel mix energetico dell’UE al 40 %;

    • riduzione delle emissioni provenienti dagli edifici, dal trasporto stradale e dal trasporto marittimo applicando a tali settori il sistema di scambio di quote di emissioni;

    • obiettivi più ambiziosi di riduzione delle emissioni di biossido di carbonio (CO,) delle autovetture nuove e dei furgoni nuovi;

    • ripristino delle foreste, dei suoli, delle zone umide e delle torbiere europei affinché possano assorbire e stoccare il carbonio.

     

    OSSERVATORIO EUROPA: LEGGI TUTTI I CONTENUTI

    Sostegno finanziario

    L’Ue fornirà sostegno finanziario a coloro che affrontano le maggiori sfide per garantire che nessuna persona o regione sia lasciata indietro. Per sottolineare il suo impegno l’Unione sta destinando almeno il 30 % della sua spesa per il periodo 2021-2027 a iniziative collegate al clima.

    I prodotti venduti nell’Ue dovrebbero essere progettati in modo da durare più a lungo e da essere più facilmente riutilizzabili, riparabili e riciclabili. Dovrebbero inoltre contenere la maggiore quantità possibile di materiali riciclati. Il nuovo piano d’azione per l’economia circolare, che costituisce una delle componenti principali del Green Deal, intende far sì che i prodotti sostenibili diventino la norma nell’Ue.

     

    La natura è il nostro alleato

    Uno degli obiettivi più importanti e ambiziosi è quello di proteggere e ripristinare l’ambiente naturale. La natura è il nostro maggiore alleato nella lotta contro i cambiamenti climatici e le epidemie.

    Tuttavia la rete di vita da cui dipendiamo è minacciata da attività umane non sostenibili. Ripristinare la salute dell’ambiente naturale è un elemento centrale del Green Deal europeo.

    L’Unione prevede di raggiungere tale obiettivo ad esempio ampliando la rete di aree protette sulla terraferma e in mare (la rete Natura 2000), piantando miliardi di alberi e promuovendo pratiche agricole sostenibili. Sta inoltre lavorando affinché gli alimenti di cui ci nutriamo siano sani, a prezzi accessibili e prodotti con metodi rispettosi dell’ambiente. Ciò significa anche ridurre l’uso di pesticidi nocivi e promuovere l’agricoltura biologica.

     

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