Novi: donna investita in via Mazzini, strada riaperta al traffico
Cronaca
Elio Defrani  
1 Giugno 2024
ore
11:48 Logo Newsguard
L'incidente

Novi: donna investita in via Mazzini, strada riaperta al traffico

Una donna è stata investita sulle strisce pedonali in via Mazzini a Novi Ligure, all'altezza di via Galilei

AGGIORNAMENTO — Via Mazzini è stata riaperta al traffico intorno a mezzogiorno, dopo i soccorsi alla donna investita.

NOVI LIGURE — Una donna è stata investita questa mattina a Novi Ligure. L’incidente è avvenuto poco prima delle 11.00 in via Mazzini, all’altezza dell’incrocio con via Galilei.

Stando alle prime informazioni, la donna stava attraversando sulle strisce pedonali quando è stata violentemente urtata da una Toyota Yaris condotta da un uomo, che procedeva in direzione di Pozzolo Formigaro. Secondo alcune testimonianze, la donna stava attraversando sulle strisce pedonali.

Un’autovettura, diretta verso il centro città, si sarebbe fermata per consentirle di passare. Dalla parte opposta invece arrivava la Yaris il cui conducente non si è accorto del pedone e non ha frenato in tempo. Sembrerebbe quindi che l’urto sia stato molto violento, come suggeriscono il cofano della vettura pesantemente danneggiato e il parabrezza, quasi distrutto.

Sul posto sono arrivati i sanitari del 118 e la polizia municipale. Le condizioni di salute della donna investita per ora non sono note, ma all’arrivo dell’ambulanza era cosciente. Attualmente la strada è bloccata per i rilievi e il traffico viene deviato su via Galilei e su via don Pino Maggi.

Novi: donna investita in via Mazzini, strada riaperta al traffico

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Donna investita, le reazioni

Molte le persone che abitano nei dintorni che, dopo aver sentito il botto e le urla della donna, sono scese in strada per vedere cosa fosse successo. Sul luogo dell’investimento si è creato un capannello di gente. Al di là del fatto specifico accaduto oggi, diversi tra i presenti hanno fatto lamentato la velocità eccessiva delle auto che percorrono via Mazzini, sia in ingresso verso il centro città, sia in uscita verso Pozzolo.

I “velo ok“, i cilindri arancioni per l’utilizzo degli autovelox, paiono aver esaurito la loro funzione di deterrenza e i conducenti hanno il piede un po’ troppo pesante, soprattutto in via Mazzini dove il lungo rettilineo invita a schiacciare sull’acceleratore.

In corrispondenza dell’ingresso del vecchio aeroporto militare non è raro incontrare le pattuglie della polizia municipale con l’autovelox: ma i limiti operativi imposti dalla legge sono forse tali da non renderne l’utilizzo abbastanza efficace. Senza contare che subito sui social network si diffonde un tam tam fatto di “vogliono fare cassa” e “sarebbe meglio asfaltare le strade anziché fare multe”.

Tra i residenti della zona c’è chi chiede l’installazione di dossi artificiali (che però non possono essere posizionati sulle strade a scorrimento come via Mazzini). «Abito qui dietro in via Galilei. Le auto viaggiano davvero troppo veloci, le strisce pedonali ci sono ma per attraversare quasi tutti ci spostiamo più verso il centro città – dice un anziano residente, indicando l’area dove sono presenti due supermercati – Lì vanno un po’ più piano e c’è anche più gente».

Viale Rimembranza e corso Marenco

Tra le “zone rosse” per i pedoni ci sono però anche viale Rimembranza e corso Marenco. Il lungo viale alberato che taglia la città lungo l’asse est-ovest è già stato teatro di diversi investimenti, alcuni anche mortali. Distrazione e alta velocità sono spesso all’origine delle tragedie avvenute qui, sempre in corrispondenza delle strisce pedonali. Il Comune ha tentato di migliorare la sicurezza posizionando “panettoni” vicino agli attraversamenti, per impedire alle auto di parcheggiare, favorendo la visibilità reciproca di pedoni e automobilisti. I dissuasori però vengono spesso spostati.

Anche corso Marenco è stato spesso al centro delle polemiche. Pericoloso, in particolare, il tratto tra piazza Pernigotti (la cosiddetta piazza del maneggio) e piazza della Repubblica.

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