Pentenero: Sanità, cosa non funziona (non solo ad Alessandria)
La candidata presidente del centrosinistra molto critica con la Giunta uscente. E spiega i motivi
ALESSANDRIA – Per parlare di Sanità, Gianna Pentenero sceglie piazza Don Soria. Di là il carcere, qualche bambino che gioca, aiuole non esattamente curate. Ma, soprattutto, a pochi passi l’ospedale di Alessandria. Quello vecchio, “perché del nuovo non si sa nulla” dice la candidata alla Regione Piemonte, fronte centrosinistra.
O meglio, non è che proprio non si abbiano notizie, però “manca un piano socioassistenziale” e, dunque, “è un moltiplicarsi di problemi”.
Elogi al sindaco
Ad accompagnare l’aspirante presidente, ci sono il consigliere uscente (e ricandidato) Domenico Ravetti, l’onorevole Federico Fornaro, l’ex europarlamentare Daniele Viotti, assessori e consiglieri comunali. Onori di casa a cura del sindaco Giorgio Abonante, che la Pentenero elogia “per il grande impegno a favore della propria città”.
Allora, che la Sanità sia un tema scottante è piuttosto noto. Che il Pd (soprattutto) ne abbia fatto un cavallo di battaglia in campagna elettorale sta nella logica delle cose, forte del fatto che la gente s’arrabbia se le liste d’attesa sono lunghe, che medici e infermieri scarseggiano, che le rette delle rsa (perché la questione sociale va di pari passo) risultano spesso insostenibili, che “abbiamo un numero impressionante di persone in attesa di assistenza domiciliare” e che “oltre il 30% di chi deve curarsi si rivolge a una finanziaria per poterlo fare”.
Pentenero fa i raffronti
La sintesi sta qui, mescolata ad accuse all’amministrazione uscente che, riferisce la Pentenero, “ha ereditato dalla Giunta Chiamparino una sanità al primo posto in Italia, come riferito dal Ministero, e l’ha fatta scendere al settimo”.
“D’altronde – aveva detto, prima di lei, l’onorevole Fornaro – è sufficiente chiedersi se il servizio sanitario pubblico era meglio cinque anni fa o è meglio ora”. Il parlamentare era stato preceduto da Ravetti che ha chiesto impegno per sostenere la Medicina generale e sostegni per gli ospiti delle rsa che faticano a sostenere le rette”.
Quasi 17 minuti
A seguire, il monologo di Gianna Pentenero, donna di garbo e di buona favella. Non alza la voce, ma riesce a sottolineare i punti salienti. Durate: 16 minuti e 56 secondi, in cui sono stati affrontati tutte le sfaccettatura inerenti il tema per cui si è in questa piazzetta assolata.
Ce n’è anche sul nuovo ospedale, naturalmente. Il sito è stato individuato, il Comune ha sbrigato le pratiche che doveva. “Quello che non s’è capito è se, al di là dei proclami, i soldi ci sono”.
