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Pasquale Avitabile con la moglie Amalia Marino Cerrato e il sindaco Corrado Tagliabue
Società
Massimo Brusasco  
19 Giugno 2024
ore
14:30 Logo Newsguard
La storia

A San Salvatore, dove Modugno vuol dire pizza

I 50 anni di un'attività che ha fatto proseliti. Il gemellaggio con i campani di Agerola

SAN SALVATORE MONFERRATO – Modugno non vuol dire musica, ma pizza. Almeno a San Salvatore Monferrato.

Ieri, la cittadina ha festeggiato i 50 anni dello storico locale fondato da Antonio “Modugno” e dal fratello Mario Avitabile, nel 1974. “La pizzeria – racconta il sindaco Corrado Tagliabue  – inizialmente aperta come circolo Arci in via Avalle (oggi piazza Aldo Moro), fu la prima del circondario e introdusse un nuovo tipo di ristorazione, più informale e alla portata di tutte le tasche, soprattutto dei giovani, che abbracciarono subito la novità proveniente dal Napoletano e precisamente da Agerola (il paese ora gemellato con San Salvatore, ndr)”.

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Il successo in Monferrato

La pizza ebbe grande successo anche in Monferrato, proprio grazie a Modugno e alla famiglia Avitabile. Che fece proseliti, tant’è che questo orami è uno dei centri della zona con il numero più alto di pizzerie, in virtù di uno slancio imprenditoriale proprio degli agerolesi che, dall’alta costiera amalfitana, giunsero qui  sul finire degli anni ’50 in cerca di lavoro, “creando – come aggiunge Tagliabue – un nuovo ambito dell’economia, che seguì il declino delle osterie di vecchia concezione, evolute nelle pizzerie che tutti noi oggi conosciamo, locali che a San Salvatore Monferrato attraggono pubblico proveniente da tutto il territorio”.

 

Modugno e la Benemerenza

Oggi la “Pizza dell’Amicizia” (o “Pizza del Gemellaggio” perché celebra il gemellaggio con il Comune di Agerola), è uno dei prodotti del paniere DeCo  di San Salvatore  e i fratelli Avitabile nel 2011 vennero insigniti della “Benemerenza civica” dal Consiglio comunale per il settore “imprenditoria”.