“Io, da Felizzano in Svizzera, vi racconto la nostra partita”
Davolio: "Gli italiani si fanno sentire. E i veri rivali sono i tedeschi". Un'occasione per stare insieme
ALESSANDRIA – Da Felizzano in Svizzera, per lavoro, con la giusta dose di nostalgia per i tempi in cui vestiva la casacca biancazzurra e giocava nella squadra di casa, seppur nelle giovanili.
Riccardo Davolio, ormai dedito al mondo della moda, sta a Petersinkel, non lontano da Zurigo. Domani alle 18, ovviamente, guarderà la partita valida per la qualificazione ai Quarti di finale dell’Europeo. Tiferà Italia, ovviamente. Ma, altrettanto sicuramente, sarà circondato da amici che non la pensano come lui.
In Svizzera è festa comunque
“La partita in Svizzera – racconta Davolio – è un momento di festa. Anzi, un’occasione per uscire di casa, incontrarsi, bere birra e bratwurst, che è un piatto tipico. Ci sono molti schermi nei locali pubblici, ma anche nei parchi. E credo che tra tifosi italiani e svizzeri non ci sia particolare rivalità. Semmai, qui ce l’hanno con i tedeschi”.
La presenza dei nostri connazionali è piuttosto significativa. “Ricordo quando vincemmo gli Europei: ero a Lucerna, una città completamente bloccata dai tifosi italiani. Ed ero a Zurigo quando l’Italia ha battuto l’Albania e, anche in quel caso, ci sono stati cortei”.
Il calcio in Svizzera è in evoluzione, ma non ancora lo sport nazionale: “Qui si impazzisce soprattutto per l’hockey, ma è chiaro che gli Europei scaldino i cuori”. Ne avremo prova domani: “Certo, guarderò la partita con gli amici, davanti a una buona birra. La Polizia, di solito, multa chi suona il clacson eccessivamente. Ma hanno già fatto sapere che, stavolta, si farà un’eccezione”.
Resta solo da capire chi scenderà in strada a festeggiare, strombazzante.