Cogne, un disastro. Gli alessandrini restano bloccati
La strada divorata dall'alluvione
Società
Massimo Brusasco  
2 Luglio 2024
ore
11:24 Logo Newsguard
Il racconto

Cogne, un disastro. Gli alessandrini restano bloccati

Insegnante di danza: "Negozi vuoti, manca l'acqua. E la strada è stata divorata"

COGNE – A Cogne è un disastro. Non ci sono vittime, e questa è la cosa più importante. Ma non c’è più neanche la strada. La celebre località della Valle d’Aosta è isolata.

“La gente se ne può andare solo con l’elicottero, che continua a fare viaggi su e giù. Vedremo come potremo lasciare il paese”. Riusciamo a parlare con Sabrina Putti, nota insegnante di danza di Alessandria, solo con un po’ di fortuna.

 

“Stiamo tutti bene”

“Sono sul terrazzo, qui al secondo piano. E mi aggancio al wifi del negoziante qui sotto – racconta – Le linee telefoniche, a parte quella di Vodafone, sono tutte fuori uso. Non c’è neppure l’acqua potabile perché l’alluvione s’è portata via le tubature dell’acquedotto, sopra il paese. E sta scarseggiando anche il cibo, perché non c’è rifornimento (atteso, comunque, per oggi, ndr). Però stiamo tutti bene e questo è importante”.

Finite le scorte alimentari nei negozi

Sabrina è arrivata a  Cogne (con genitori e compagno) sabato. “Veniamo spesso qui, soprattutto d’estate” dice. Sarà difficile tornarci, anche se l’operosità dei valdostani è nota. Al momento, la statale 47, l’unica che porta alla valle di Cogne è completamente fuori uso. “C’è uno smottamento lungo quasi un chilometro” racconta Sabrina, spiegando, appunto, che l’elicottero è l’unico mezzo utile per superare la frana.

 

Via da Cogne in elicottero

“Di elicotteri ne viaggiano cinque, di continuo. La gente prenota il viaggio e spera – aggiunge l’insegnante – Le auto rimarranno qui per un bel po’. In mezz’ora, sabato, è stato l’inferno. Il caos totale, di cui noi abbiamo avuto percezione davvero solo quando l’acqua si è ritirata e ci ha lasciato in eredità una montagna di fango”.

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Impossibile, dunque, spostare le vetture. “Siamo venuti su con due macchine, anche per la necessità di portare i cani e i gatti” racconta Sabrina. Che aggiunge: “Bisogna dire che la gente non protesta, è fin troppo calma, malgrado i disagi dovuti, ad esempio, al fatto che non si trovano più taniche, secchi, il mocio per pulire. Neppure l’acqua in bottiglia. Si sopperisce con una cisterna in piazza. Vedremo cosa succederà. Speriamo almeno che il meteo si stabilizzi: di pioggia, in poche ore, ne è caduta fin che mai…”.

 

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