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Redazione  
17 Ottobre 2024
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Coldiretti

Alimentazione sostenibile: il ruolo della spesa etica e a chilometro zero

Ridurre lo spreco alimentare è una priorità: la filiera corta aiuta a contenere l’impatto ambientale e a sostenere le famiglie in difficoltà

ALESSANDRIA – Ridurre lo spreco alimentare è una delle sfide più urgenti dei nostri tempi, con implicazioni che vanno oltre l’ambiente, toccando l’economia e l’etica. Ogni anno, in Italia, quasi 1,8 miliardi di chili di cibo finiscono nella spazzatura, un problema che si riflette sull’intero sistema, mentre il numero delle famiglie in difficoltà continua a crescere.

Secondo un’analisi di Coldiretti su dati Istat, sono 2,3 milioni le famiglie italiane che non riescono a permettersi un pasto proteico adeguato almeno ogni due giorni. Questo dato, emerso durante la Giornata mondiale dell’Alimentazione promossa dalla Fao, evidenzia come la questione alimentare sia profondamente legata al diritto al cibo.

La spesa a chilometro zero riduce lo spreco

Una delle strategie più efficaci per contrastare lo spreco è quella degli acquisti a km zero, che consentono di abbattere fino al 60% lo spreco alimentare rispetto ai sistemi tradizionali. Attraverso la filiera corta, infatti, si garantisce l’acquisto di prodotti locali e freschi, che durano più a lungo e riducono il rischio che frutta e verdura vadano a male subito dopo l’acquisto.

Mauro Bianco, presidente di Coldiretti Alessandria, ha sottolineato come la filiera corta rappresenti una risposta concreta alla crisi alimentare, riducendo l’impatto ambientale e garantendo prodotti più freschi e sostenibili. Attraverso i mercati di Campagna Amica, Coldiretti promuove l’acquisto diretto dagli agricoltori, favorendo una maggiore consapevolezza nei consumatori riguardo alla provenienza e alla qualità del cibo.

Il ruolo delle famiglie e la prevenzione degli sprechi

Il fenomeno dello spreco domestico è uno degli aspetti più preoccupanti: oltre il 50% del cibo sprecato proviene dalle abitazioni private, superando i livelli di spreco della grande distribuzione e dell’industria alimentare. Frutta e verdura sono le categorie di alimenti che più frequentemente finiscono nella pattumiera, spesso a causa dei lunghi tempi di trasporto.

Un’altra strategia per ridurre gli sprechi consiste nella pianificazione della spesa. Secondo Coldiretti, l’81% degli italiani ha adottato l’abitudine di fare una lista ponderata prima di andare al supermercato, mentre il 92% presta particolare attenzione alla data di scadenza dei prodotti per evitare sprechi eccessivi.

Educare alla sostenibilità

L’educazione alimentare è fondamentale per promuovere un consumo sostenibile. Coldiretti è impegnata a formare i giovani consumatori con il progetto Educazione alla Campagna Amica, portando nelle scuole una maggiore consapevolezza sull’importanza di ridurre gli sprechi e sostenere modelli di consumo etico.

Secondo Roberto Bianco, direttore di Coldiretti Alessandria, è necessario un impegno corale di tutte le forze politiche, economiche e sociali per valorizzare le filiere agricole locali. La promozione di modelli agricoli legati alla stagionalità e alla distintività dei prodotti rappresenta un aspetto chiave per creare un sistema alimentare più equo e sostenibile.

La filiera corta e gli acquisti a chilometro zero sono strumenti cruciali per ridurre lo spreco alimentare e garantire un accesso al cibo più sostenibile e consapevole. Con una maggiore attenzione nella pianificazione della spesa e attraverso il supporto delle istituzioni, si potrà costruire un futuro alimentare più rispettoso dell’ambiente e delle esigenze delle famiglie in difficoltà.

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