“Abbiamo provato a vincere. Più cattivi davanti”
Alla FC Alessandria serve più cattiveria in attacco (foto Ilaria Cutili)
Alessandria Calcio, Sport, Video
Mimma Caligaris  
20 Ottobre 2024
ore
19:43 Logo Newsguard
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“Abbiamo provato a vincere. Più cattivi davanti”

Per Mattia Greco "non c'è un caso Berberi: come tutti gli attaccanti starebbe in campo oltre 90' per cercare il gol"

CASALE – Non è contento, Mattia Greco, e si vede. E non lo nasconde. Quando, nel finale, Mazzocca ha una punizione sulla trequarti, che potrebbe diventare una occasione, e la calcia direttamente in porta, ma fuori, senza servire i compagni in area, l’allenatore va dietro la panchina e la sua espressione dice tutto.

 

Siamo venuti a Casale per vincere, soprattutto nel primo tempo abbiamo dimostrato di avere i mezzi per farlo, con un atteggiamento propositivo. Sono sincero, in questo 0-0 ci manca qualcosa. Ma non riusciamo a finalizzare contro una squadra così organizzata, diventa difficile. Il Casale è stato proprio come ce lo aspettavamo, tutti ad aspettarci dietro la linea della palla, e per noi è stato un dispendio maggiore di energie“.

 

Cosa serve, allora, per evitare altri pareggi e portare il risultato pieno? “Essere più cattivi, cinici, sfruttare meglio le palla inattive. Ci stiamo lavorando – insiste il tecnico dei Grigi – perché siamo i primi a sapere che, ad esempio, sulle punizione laterali possiamo e dobbiamo fare di più“.

 

La rabbia di Berberi

Berberi non ha avuto grandi spazi, ma ha collezionato molti fuorigioco (troppi). E al momento del cambio se l’è presa con la copertura della panchina. Non ha gradito la sostituzione?. “Oltj è un attaccante e come tutti quelli che interpretano quel ruolo ha fame di gol. E non vorrebbe mai uscire dal campo nella speranza di avere una occasione. Ho provato, in quel momento, a dare più vivacità e freschezza, con Rizzi“.

Ma Greco ci tiene a ‘smontare sul nascere un ‘caso Berberi‘. “Uscire da una gara come questa, che tutti vorrebbero giocare, a caldo può anche dare fastidio. I ragazzi sanno che in una rosa ampia come la nostra tutti sono importanti, molto, ma nessuno è indispensabile“.

Il Casale? “Si è già vista la mano di Bellingeri: una squadra quadrata, che sa bene cosa fare. E il campo, alla lunga, per le condizioni in cui era, ha favorito di più loro rispetto a noi che abbiamo provato a far circolare la palla. Ecco, altro aspetto su cui dobbiamo migliorare è  riempire di più e meglio l’area”

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