Coluccio, l’agitatore culturale di Alessandria

Nato in Calabria, cresciuto in una città "che non è il massimo per chi ha idee". Ma lui si dà da fare. E sogna di aprire un cinema

ALESSANDRIA – Alla domanda “che lavoro fai?”, Salvatore Coluccio risponde: “agitatore culturale”.

Cosa sia esattamente non è chiaro. Quel che sappiamo è che lui, casse 1966, nati in Calabria ma alessandrino da quasi sempre, promuove iniziative che spaziano dalla musica al cinema, arti sintetizzate, attraverso dischi in vinile e materiale a tema (libri compresi), nello spazio espositivo che gestisce in via Trotti.

Coluccio l’intraprendente

Coluccio è un uomo intraprendente e cocciuto. Un Capricorno tipico, non c’è che dire. Avrebbe potuto esprimersi altrove, ma ha scelto di rimanere ad Alessandria proprio perché testardo. Molte cose gli sono riuscite. E magari gli riuscirà pure di aprire un cinema in centro città. “Sogno una sala per proiezioni, non tanto grande, dove possa mettere anche libri e dischi”.

Intanto si coccola i successi di ‘Ottobre alessandrino’, la rassegna che ha contribuito a lanciare, e un paio di volte l’anno propone ‘Vinile’, per appassionati del genere. Cuore a sinistra, ma non sentimentalmente occupato. “Mi manca una persona con la quale potermi confrontare ogni giorno”.

Il resto, venerdì sul ‘Piccolo’. E’ lui, Salvatore l’agitatore, il protagonista della nostra rubrica ‘Qualcosa di personale’.

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