Alessandria,
Ospedale infantile di Alessandria: ecco i doni di Cesar Orlando
Società
Paolo Livraghi  
17 Dicembre 2024
ore
20:30 Logo Newsguard
L'iniziativa

Alessandria, 881 doni da Cesar Orlando per l’Infantile

I regali, per bambini e personale medico, sono stati consegnati all'Ospedaletto

ALESSANDRIA – É di origini peruviane, vive a Volpedo da diversi anni ed è un volto notissimo a livello di calcio locale: Cesar Orlando, replicando l’iniziativa del 2023, ha consegnato all‘ospedale infantile di Alessandria ben 881 doni.

Un risultato straordinario, se si pensa che 12 mesi fa Orlando si era fermato ‘solo’ a quota 180 presenti. «Ora i regali, complessivamente, sono 881 – confida Orlando – quasi 300 dei quali per il personale sanitario e tutto il rimanente per i bambini, che spero potranno vivere un Natale un po’ più bello. Voglio rivolgere un pensiero al dottor Canepari che lunedì, giorno della consegna, è venuto appositamente a salutarmi».

I ringraziamenti

Per raggiungere un obiettivo di tali proporzioni, è necessario curare tutto nei minimi dettagli. Orlando, emozionato, vuole menzionare la ‘rete’ di persone coinvolte nell’impresa.

Alessandria, 881 doni da Cesar Orlando per l’Infantile

I Supereroi in visita all'Infantile di Alessandria

«Un sincero grazie va alle persone che mi hanno aiutato nella divulgazione di questa iniziativa e nella parte logistica: Deborah Maranzano, Mauro Cotroni, Vanessa Fusar, Sara Franzosi, Anna Vitale, Marco Dolcini e ai miei figli Cedric e Mattias.

Al Centro sportivo “Al ponte”, a Romana Legnami srl, Daglio Serramenti, alla Filottica (Tortona) e alla Cantina di Tortona; ai bambini e ai genitori dell’ASD “Il Calcio è Gioia” (Vogherese 2013), all’A.C. Pavia 1911, alla squadra di calcetto “Team Barazzo”, agli amici “Quelli di Vho”; a Violet’Te Uniqùe di Anna Violeta, al New Dream di Alessandro Mazza, a G.S.G Lungavilla e ai dipendenti della Distilleria Scardina srl.

A tutti i bambini che hanno contribuito con tanta generosità e affetto, alle maestre, ai miei colleghi, agli amici e ai dirigenti del calcio. Ai miei genitori, a mamma Rosa che mi ha insegnato l’amore per il prossimo e a papà Francisco, da cui ho appreso il senso di responsabilità».