Canestri: “Io pediatra, se ad Alessandria ci fossero stati bambini”
A 'Qualcosa di personale' l'odontoiatra che fa volontariato, gioca a pallone e dice no alla politica
ALESSANDRIA – Marcello Canestri è quello dei Granchi Avatori, una squadra di calcio con più goliardia che gol (anche se risulta che lui ne abbia fatti due alla Nazionale cantanti, dopo aver litigato con Paolo Belli).
E’ anche, Canestri, l’odontoiatra che fa volontariato, che ha organizzato cene (in Cittadella e sul Meier) per centinaia di persone propense a sostenere il “suo” ambulatorio dove si cura (gratis) il labbro leporino. E’ pure quello che sta nei Lions e che è tirato per la giacchetta da chi lo vorrebbe candidato alle elezioni: “Ho detto che non ci penso neppure. La politica ha bisogno di gente preparata. Non che tutti quelli che amministrano ora lo siano, però…”.
Canestri e la città dell’amore
Ama decidere (“e spesso risulto antipatico”), guarda ai giovani con speranza (“da loro imparo molto”), ha nel cuore Alessandria, ma anche Parigi (“la città dell’amore”).
‘Il Piccolo’ lo ha scelto come protagonista di ‘Qualcosa di personale’, la rubrica dedicata a personaggi più o meno noti. Lui noto lo è, sotto molti punti di vista. Lo sarebbe stato, probabilmente, anche se avesse fatto il pediatra: “Ho rinunciato perché, a quei tempi, Alessandria pativa un clamoroso calo demografico. Al che mi chiesi: come faccio a fare il pediatra se non ci sono bambini?”.
Il resto sul ‘Piccolo’ di martedì 7 gennaio (edicola.ilpiccolo.net; oppure sulla app ‘Il Piccolo Alessandria’).