Alessandria, mercoledì lo sciopero dei metalmeccanici

Astensione dal lavoro per otto ore. Presidio davanti a Confindustria. Salario, orario, sicurezza: cosa non va

ALESSANDRIA – Metalmeccanici in agitazione nella giornata di mercoledì in tutta la provincia di Alessandria.

I rappresentanti di categoria di Cgil, Cisl e Uil hanno infatti aderito all’indicazione arrivata dai vertici nazionali e hanno indetto otto ore di sciopero. Non solo, davanti alla sede di Confindustria, in via Legnano, si terrà un presidio a cui aderiranno tutte le sigle sindacali.

Lo sciopero è stato indetto a causa del fallimento della trattativa tra Federmeccanica-Assistal e Fiom, Fim e Uilm per il rinnovo del contratto collettivo nazionale. L’obiettivo dei rappresentanti dei metalmeccanici è “far cambiare la posizione e l’atteggiamento di Federmeccanica e Assistal”, motivo questo che ha condotto a far saltare le trattative.

Metalmeccanici, le rimostranze

Le sigle, nello specifico, chiedevano a Federmeccanica un aumento salariale di 280 euro sul trattamento economico minimo, con l’adeguamento al livello C3 (ex 5° livello) nel periodo compreso tra il 2024 e il 2027, così come la rivalutazione analoga per quanto riguarda i trattamenti di trasferta e di reperibilità. E ancora, i sindacati di categoria hanno avanzato la proposta di incremento a 700 euro anni dell’elemento perequativo nelle imprese che non hanno in vigore il contratto aziendale. A queste richieste Federmeccanica ha risposto prevedendo un incremento di 173 euro dei salari, con la cifra che è legata all’andamento dell’inflazione.

Sul tavolo anche sicurezza e riduzione d’orario: “Dove sono state sperimentate le 35, l’iniziativa funziona. E sono le stesse aziende a dirlo” spiega Maurizio Cantello della Cgil.

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