Alessandria a Sanremo: presenti (anzi, presentatori)
Comincia la kermesse, la Clerici da Arquata a fianco di Conti. Poi arriverà il tortonese Cattelan
SANREMO – Un Sanremo all’insegna dell’AC, ma Avanti Cristo non c’entra, benché siano Massimo Ranieri e Marcella Bella (chapeau).
AC come Antonella Clerici. AC come Alessandro Cattelan. Se l’Alessandria che canta sta solo a guardare (augurandoci che prima o poi…), quella che presenta fa la prova microfono e soprattutto quella degli abiti, per il debutto odierno dell’evento musicale che da 75 anni unisce (e divide) l’Italia.
Sanremo, nulla da dimostrare
Antonella Clerici da Arquata Scrivia (di importazione, ma sempre arquatese è), sarà a fianco di Carlo Conti nella conduzione della prima serata (stasera, martedì). Che è la più attesa dal pubblico e la più temuta dall’organizzazione. Dunque, si va di usato sicuro, con tutto il rispetto per la Clerici comunque frizzante, e per l’altro conduttore d’occasione, quel Gerry Scotti, che stavolta arriva al tasto numero uno del telecomando.
“Non abbiamo nulla da dimostrare” ha detto Antonella Clerici, durante la conferenza stampa di ieri. Ed ha ragione. Semmai avrà da mostrare gli abiti che sfoggerà con orgoglio- L’ha spiegato: “Quando mai mi è successo di cambiarne tanti in una trasmissione…”. D’altronde, in cucina, le sarà al limite cambia il grembiule.
La veletta d’Achille
A notte fonda, spazio ad Alessandro Cattelan e al suo Dopofestival, che è sempre un bello spaccato di discussione e amenità varie a beneficio degli insonni. Cattelan, tortonese, porterà la verve ben nota e qualche tocco di originalità, nell’ora in cui le divagazioni sono meglio tollerate.
Sulle canzoni, da stasera se ne saprà di più. Ieri, folla oceanica per la passerella dei cantanti in corso Matteotti. In attesa di criticare altro, per ora ci si limita ai look. La veletta di Achille Lauro rischia di fare tendenza, non solo nei funerali del Sud.
Tutto bello, tutto apprezzabile, tutto discutibile, perché Sanremo è così. Però, Adesso Cantate (AC, appunto).