Dedo Mantelli e l’arte della presa in giro
Alessandria nel cuore, "anche se peggiorata". I 'tiraballe' di Baleta. "Ricordatemi come tennista"
ALESSANDRIA – Dice di essere il principe dei “tiraballe” e di avere ereditato la passione per lo sberleffo dagli storici baletiani.
Dedo Mantelli, 75 anni, racconta la sua vita da “singolare” nei rapporti affettivi (nel senso che è single), e da doppista in quanto giocatore di tennis (due volte campione italiano, la prima nel 1972 in coppia con Franco De Ambrogio). Più Panatta che Borg, amante del bel gioco, ha sfidato pure Bertolucci e perso (7-5) al terzo set. Tutto ciò da autodidatta, “perché non ho mai preso una lezione”.
Dedo e la città che ama
Interista dopo trascorsi da tifoso della Fiorentina, parla anche di Alessandria, “città che amo ma che, purtroppo, è molto cambiata rispetto ai tempi in cui uscivi e trovavi sempre qualcuno con cui parlare”.
Dedo è il protagonista di ‘Qualcosa di personale’, la rubrica del Piccolo di domani.
 
                                    

 
