Lega: “Stop all’assunzione del dirigente da 200mila euro in Amag Reti Idriche”
Il gruppo consiliare rivendica il risultato e accusa la maggioranza: “Rinviata la discussione sull’adesione al Consorzio Acqua Pubblica. Così si mette a rischio il Pnrr”
ALESSANDRIA – La Lega di Alessandria esprime soddisfazione per l’annullamento da parte dell’assemblea dei soci Amag della delibera che prevedeva l’assunzione di un direttore generale in Amag Reti Idriche con un compenso vicino ai 200mila euro annui. Un’iniziativa che aveva sollevato perplessità anche da parte del Presidente del Collegio sindacale della partecipata. E che il gruppo consiliare leghista aveva già portato all’attenzione del Consiglio Comunale con una comunicazione urgente.
“Un risultato concreto – dichiarano i consiglieri Mattia Roggero, Gianfranco Cuttica di Revigliasco e Cinzia Lumiera – che arriva grazie alla nostra costante azione di vigilanza. È il frutto di un lavoro serio che va avanti da mesi per garantire trasparenza e buonsenso nella gestione delle aziende pubbliche”.
Acqua pubblica, “blocco inaccettabile del dibattito”
La Lega attacca però duramente la maggioranza per quanto accaduto in aula giovedì sera. “Ci è stato impedito di discutere il nostro emendamento sull’adesione al Consorzio Acqua Pubblica Alessandrina. Unica strada percorribile per non perdere gli ingenti fondi del Pnrr, in buona parte già spesi. È un fatto grave: il Consiglio comunale avrebbe dovuto esprimere un indirizzo chiaro, invece ha scelto il silenzio”.
Un silenzio che per i leghisti pesa ancora di più in un momento che definiscono “estremamente delicato” per il futuro di Amag Reti Idriche. Alle prese con un nodo politico e tecnico sulla governance del sistema idrico integrato.
Laguzzi in uscita: “Una sfiducia mascherata”
Il gruppo Lega commenta anche le indiscrezioni relative al futuro politico dell’assessore alle Partecipate Giorgio Laguzzi. Che – come scritto oggi dal Piccolo – potrebbe essere nominata nei prossimi giorni segretaria provinciale del Partito Democratico.
“Le sue dimissioni annunciate dalla Giunta – affermano – appaiono come un modo elegante per dare seguito alla mozione di sfiducia che avevamo presentato circa un mese fa. Ma il vero nodo resta la mancanza di coraggio politico della maggioranza nel guidare una delle partite più importanti per il futuro della città. Quella della gestione dell’acqua pubblica”.
“Non ci fermeremo qui”
La Lega conclude con un messaggio chiaro: “Avevamo promesso una battaglia seria di trasparenza e questi sono solo i primi risultati. Continueremo a vigilare, in aula e nelle commissioni, perché non è accettabile che a rimetterci siano i cittadini e il futuro delle partecipate strategiche del territorio”.