Alessandria,
Monsignor Gallese con papa Francesco
Società
Redazione  
21 Aprile 2025
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13:10 Logo Newsguard
Alle 21

Alessandria, veglia di preghiera per papa Francesco

Stasera, incontro con Azione cattolica alla parrocchia di San Paolo. Il ricordo del vescovo Gallese

ALESSANDRIA – Veglia di preghiera in memoria di papa Francesco, stasera, lunedì, alle ore 21, nella parrocchia di San Paolo, in via De Gasperi ad Alessandria, promossa dall’Azione cattolica diocesana.

Lo ha annunciato l’Ufficio comunicazione della Diocesi, che ha trasmesso anche un messaggio di monsignor Guido Gallese. Il vescovo ha rievocato gli incontri con papa Bergoglio, “che sono stati sempre molto intensi”.

 

“Anche il Papa sbaglia”

“Ricordo quella volta che mi ha detto: Sei giovane, certe cose se non le fanno i giovani chi mai le farà? E se poi sbagli, pazienza! Anche il Papa sbaglia”.  Monsignor Gallese ha aggiunto: “La Chiesa alessandrina nel suo anno giubilare per l’erezione della Diocesi, invocando l’intercessione della Madonna della Salve, presenta al Signore con le sue preghiere e le sue offerte il nostro Santo Padre Francesco, affinché Dio lo accolga da subito nel suo regno di luce. La Comunità ricorda in modo particolare Jorge Mario Bergoglio, il cui cognome è un toponimo che fa riferimento ad uno dei quattro borghi che hanno fondato inizialmente Alessandria”.

Il vescovo ha aggiunto: “Ricordiamo papa Francesco con riconoscenza per aver portato coraggiosamente una ventata di novità nella Chiesa e averci fatto tornare all’essenziale: la comunità che fa discernimento alla luce della Parola di Dio, che prende l’iniziativa, si coinvolge ed è Chiesa in uscita, che, camminando insieme, evangelizza, cura le ferite dell’uomo, sa fare festa per i frutti che Dio opera nella sua Chiesa e attraverso di essa”.

Abonante: “Comunità vicina”

“Ho manifestato a monsignor Guido Gallese la vicinanza della comunità alessandrina. – le parole del sindaco di Alessandria, Giorgio Abonante – La morte di papa Francesco è per la comunità cristiano cattolica una perdita significativa. Papa gesuita che, partendo dal nome scelto, ha dato un’impronta chiara al suo pontificato. I suoi insegnamenti, le sue encicliche, il suo esempio sono sempre stati a favore dei più fragili, degli emarginati, dei migranti”.
“Il suo pontificato – prosegue – è stato orientato ad un forte spirito di adesione alle rivendicazioni sociali. Che possono e devono essere una guida per tutte le persone che decidono di mettere la propria vita al servizio di una comunità. Ha avuto la forza e la lucidità di analizzare i problemi economici, sociali e ambientali del nostro tempo. Come tutti, ha avuto le sue contraddizioni, fragilità e limiti anche se la forza che ha mostrato negli ultimi giorni ci ha mostrato la sua profonda forza. Spero che il successore manifesti la sua stessa voglia di cambiamento“.