Valenza, gli ex Lega: «Patrucco messo alla gogna dal sindaco senza prove!»
Questa sera un consiglio comunale che si preannuncia lungo e acceso
VALENZA – Si chiuderà con una comunicazione “riservata” il consiglio comunale di questa sera a Valenza. Saranno protagoniste le “comunicazioni del sindaco” Maurizio Oddone relative alla revoca dell’ex assessore Paolo Patrucco dopo il caso cani morti, forse in seguito alle operazioni di diserbo, o forse no (dell’esito delle autopsie di cui si parlò a suo tempo, non abbiamo avuto notizia).
L’argomento verrà trattato in modalità riservata con verbalizzazione ordinaria: in soldoni? Nessuno, a esclusione dei consiglieri, potrà ascoltare l’intervento del primo cittadino. Perchè? Se ne è discusso animatamente negli ultimi giorni, e probabilmente lo stesso avverrà anche questa sera.
Le responsabilità di Patrucco
Un altro momento che si preannuncia caldo, e pure collegato come argomento, è quello rappresentato dall’interrogazione di Alessandro Deangelis, Guido Capuzzo e Laura Barbi, proprio i tre consiglieri ex Lega fuoriusciti dal gruppo per il caso-Patrucco, prima demansionato dal sindaco e poi dimessosi.
L’interrogazione sottolinea come, nonostante le dichiarazioni pubbliche, ogni responsabilità sarebbe stata attribuita dal sindaco all’assessore, senza un completo accertamento dei fatti e senza analisi delle dinamiche interne agli altri assessorati competenti (Lavori Pubblici, Sanità e Welfare Animale).
Gli ex Lega: «Dove sono le prove?»
In particolare, i consiglieri richiedono di sapere quali siano state le responsabilità di Patrucco e perchè eventuali colpe non siano state eventualmente cercate altrove.
Un altro punto riguarda gli eventuali atti e carteggi abbia preso Patrucco in fatto di gestione-organizzazione nel servizio di manutenzione del verde pubblico, o se siano stati fatti accertamenti di eventuali responsabilità terze nel settore competente. Ancora, ci si chiede se ci sia una appurata correlazione tra il prodotto erbicida usato e la morte/malessere dei cani.
«Il Primo Cittadino è conscio di aver messo alla gogna con le sue dichiarazioni un esponente della propria amministrazione prima di qualsivoglia accertamento dei fatti occorsi? Tale condotta avrebbe potuto tradursi anche in rischio per l’incolumità personale dello stesso Patrucco» tuonano gli ex Lega.