Consiglio dei veleni a Valenza. Si litiga anche per le pause toilette
I ripetuti appelli per la verifica del numero legale e la seduta sospesa, in via definitiva, a metà dell'ordine del giorno (e dopo quasi 4 ore di lavori)
VALENZA – A un certo punto, per l’ennesima volta nella serata, il segretario comunale, la dottoressa Paola Crescenzi, ha provato a tenere il conto: «Sesto appello», ha affermato con tono un po’ stanco, iniziando la conta per verificare la presenza o meno del numero legale in aula, ieri sera durante il consiglio comunale di Valenza.
Una cifra di consiglieri sempre raggiunta, anche se a volte per un soffio, grazie alla partecipazione – fisica o in videocollegamento – degli esponenti della maggioranza che sostiene il sindaco Maurizio Oddone. Formalmente ne fanno ancora parte Alessandro Deangelis, Guido Capuzzo Lamperti e Laura Barbi (ieri assente), recentemente usciti dalla Lega per confluire nel gruppo misto. Tuttavia, tutta la seduta ha lasciato intravedere le nuvole nere che potrebbero caratterizzare quest’ultimo anno e spiccioli di consiliatura, fino alle prossime elezioni.
Con gli esponenti di centrosinistra pronti ad approfittare del periodo “litigarello” tra amministrazione ed ex leghisti – uscendo simbolicamente (e, sia chiaro, in maniera del tutto legittima) dalla seduta ogniqualvolta lo facessero Deangelis e Capuzzo – i lavori sono andati avanti a rilento. Tanto che il corposo ordine del giorno è stato smaltito solo in parte, prima della sospensione chiesta da Viktoria Miakieva (Fdi) ben oltre la mezzanotte.
Tra i punti rimasti in sospeso, anche l’interrogazione degli ex Lega sul caso Patrucco e le comunicazioni del sindaco in merito (che sarebbero avvenute in forma riservata). Si recupererà.
Quel segno “più” passato in secondo piano
Prima che la situazione degenerasse completamente, l’assessore al Bilancio Luca Merlino aveva avuto il tempo di annunciare – non senza orgoglio – l’estinzione dei debiti accertati anni fa dalla Corte dei Conti: quasi 10 milioni di euro. «Un percorso iniziato nel 2015. Oggi il bilancio chiude in positivo», ha spiegato. «Si potrà lavorare in maniera diversa», ha commentato, ringraziando i dirigenti che si sono alternati nel tempo. Un risultato che ha incassato la soddisfazione della maggioranza e anche della minoranza. Il capogruppo Pd Davide Varona ha voluto però ricordare il lavoro dell’ex assessore Antonella Perrone, ora nell’esecutivo alessandrino, ma in quello di Barbero a Valenza dal 2015 al 2020.
La politica della pausa toilette
È stata una parentesi surreale in una serata decisamente zoppicante sul piano della fluidità. Le beghe sul numero legale – ci si perdoni il gioco di parole – non hanno risparmiato nemmeno le funzioni corporali: pare che Oddone fosse in bagno durante uno dei conteggi richiesti da Capuzzo. Ne è nato un battibecco a favore di microfoni. Un modus operandi criticato da Daniele Boccardi (Fdi), che ha parlato di «assenze strategiche», e non apprezzato – eufemismo – nemmeno dal presidente Angelo Spinelli: «Quello che sta accadendo non è degno del consiglio comunale». «Ci si guardi allo specchio prima di additare gli altri», la replica di Deangelis.
Litigi: tra Spinelli e Capuzzo, tra Capuzzo e il sindaco. Voci che si accavallavano, microfoni silenziati più o meno strategicamente. Alla fine, seduta sospesa. In mezzo alla confusione – a tratti era difficile capire chi stesse con chi – anche un momento di curioso… romanticismo: i complimenti del dem Salvatore Di Carmelo per l’intervento di Oddone alla cerimonia del 25 aprile e la risposta del sindaco, che ha ricambiato con un cuore fatto con le mani.
Con un crescendo quasi “rossiniano” di tensione, soprattutto tra Oddone e Capuzzo, si è arrivati a superare la mezzanotte con ancora metà dei punti all’ordine del giorno da affrontare. Da lì la proposta di Miakieva di sospendere. Si tornerà a litigare presto, ma in un altro giorno. C’è ancora un anno buono prima di tornare alle urne…