Alessandrini in Benin, e quel grande abbraccio che parla di solidarietà
Dal 23 aprile l'associazione "I pensieri di Chadraque" è a Abomey: l'imponente lavoro negli orfanotrofi per portare aiuti agli ultimi del mondo
ALESSANDRIA – Braccia al collo, occhi e sorrisi felici. Così sono stati accolti gli alessandrini in missione in Benin. I bambini li aspettavano in orfanotrofio, e forte è riecheggiato quell’amore che lega uomini e donne dal cuore grande ai piccoli che hanno davvero bisogno di aiuto.
La missione di Debora Borra, presidente dell’associazione senza scopo di lucro “I pensieri di Chadraque”, nata nel 2018 a Valenza, e dei volontari – Sonia Furegati, Ezio Ponassi, Clelia Bisagni e Simone Cravera – è ancora in corso. Alessandrini e valenzani torneranno a casa tra pochi giorni, ma sicuramente saranno un po’ cambiati. Perché nel cuore porteranno proprio lo sguardo dei loro bimbi.
“Essere genitore, anche a distanza – scrivono Sonia Furegati ed Ezio Ponassi – significa scegliere ogni giorno di esserci col cuore. Significa tendere la mano, offrire speranza, affetto e sostegno a un bambino che, pur lontano, entra a far parte della tua vita. Conta l’amore che si dona, la cura che si offre, il sorriso che si riesce a far nascere”.
“Inenarrabile“, scrive Ezio. Noi proveremo a raccontarla questa esperienza – una volta conclusa – e saranno i protagonisti a spiegare cosa hanno provato, cosa si porteranno nell’anima e come intenderanno proseguire questo grande lavoro che parla di solidarietà tra popoli.
Quei sorrisi che scaldano il cuore
I sorrisi, come detto, non sono mancati. Gli abbracci neppure. Ezio e Sonia, che da due anni si prendono cura di Clarisse, hanno aggiunto al loro grande abbraccio anche Arsien, un bimbo orfano di madre. Si occuperanno anche di lui, che li ha scelti mostrando istintivamente una fiducia che non riusciva a riporre in altri.
Il gruppo ha raggiunto Abomey il 23 aprile per portare sostegno agli ultimi del mondo, in modo particolare proprio ai bambini dell’istituto Saint Enfant Jesus, aiutandoli a vivere in modo decoroso.
«Ci impegniamo a sostenerli attraverso la realizzazione di progetti di sostentamento, distribuzione, assistenza medica e formazione scolastica – ci aveva raccontato Borra – Il tutto senza dimenticarci delle emergenze sul nostro territorio».
«Cerchiamo di dare ai bambini che vengono accolti nelle varie strutture – ovvero case famiglia, centri di accoglienza o, nel nostro caso, orfanotrofi – una vita dignitosa – aveva aggiunto – Una volta c’erano solo minori abbandonati, oggi ci sono bimbi che hanno alle spalle situazioni delicate, vittime di violenza oppure completamente orfani. Il nostro scopo è quello di dare supporto a queste realtà. In primo piano l’istruzione, e con un occhio particolare a Sanità e alimentazione».
La presidente de “I pensieri di Chadraque” ci ha spiegato come si stiano occupando della costruzione del nuovo orfanotrofio ad Abomey, è in atto la seconda fase. Una volta terminati i lavori, i bimbi potranno trasferirsi lì lasciando quello attuale non più idoneo a ospitarli.