La ValenzanaMado e la serie D 24 anni dopo. Iniziata mangiando asado
Il ruolo di Fabrizio Scalzi, il dg, che guarda al futuro. "Una squadra per consolidare la categoria". Sacco corteggiato, Pellegrini: "Vinto campionato difficilissimo"
VALENZA – La serie D nata mangiando asado. Sarebbe piaciuto anche a Papa Francesco, questo ‘rito’ pagano, molto argentino, e portafortuna per la ValenzanaMado. Tornata in D dopo 24 anni, “l’abbiamo scritto anche sulla maglietta, perché – sottolinea il dg Fabrizio Scalzi – è un grande traguardo e una nuova partenza”.
E, come evidenzia il ds Luca Sacco, “conta sempre tanto tenere a mente dove e come tutto è iniziato. Al momento di assegnare i numeri, dopo la preparazione, avevo fatto una proposta ai ragazzi: fate un’asta per aggiudicarvi quello che volete, con il ricavato, integrato dalla società, ingaggiamo un bravo ‘asador’ argentino e mangiamo insieme. Per inaugurare il nostro cammino“.
Che ha portato molto lontano, fino al traguardo costruito facendo tesoro della prima stagione in Eccellenza. “Abbiamo deciso che termineremo allo stesso modo: la prossima settimana il Comune ci vuole ricevere e premiare. Sarà il giorno dell’ultimo allenamento, in cui giocheremo tutti, anche Fabrizio ed io, Pellegrini e tutto lo staff. E, al termine, asado: stesso ‘cuoco’, perché quello che funziona e fa bene va conservato”.
Anche questa settimana programma ridotto: ieri seduta a CentoGrigio, l’ultima nell’impianto alessandrino, e sabato rifinitura a Valenza. “Testa, comunque, a Dronero, dove la Figc ci consegnerà la Coppa per la vittoria del campionato. Vogliamo arrivare a 29 risultati utili consecutivi e vogliamo farlo con una vittoria, perché 65 punti, nella storia dell’Eccellenza piemontese, nessuna altra squadra li ha mai conquistati“.
E poi c’è un conto da chiudere. “Un anno fa a Dronero svanì il sogno playoff – ricorda il ds – Domenica alzeremo il trofeo e ci piacerebbe chiudere con un record“.
Il futuro di Sacco? Molto corteggiato vero? “Quando si lavora bene, e a Valenza lo abbiamo fatto tutti, al massimo, l’attenzione c’è, non lo nascondo. La ValenzanaMado resta la priorità, ne parleremo da lunedì, questa settimana è dedicata alla festa, ce la vogliamo godere. Poi cambieremo l’orizzonte e ci proietteremo sul futuro”.
“Campionato difficile”
Per Luca Pellegrini è la quinta promozione in otto stagioni, il più vincente, non solo in provincia. “Campionato difficilissimo, felice di aver conquistato questo traguardo storico per Valenza. La soddisfazione è personale, ma è, prima di tutto, per i ragazzi, il mio staff, determinante per il risultato, per la società”.
La ValenzanaMado è stata brava a costruire un cammino straordinario partendo da un risultato negativo. “Chi c’era l’anno scorso, io per primo, sa che avevamo fallito, perché i playoff erano l’obiettivo chiaro e lo avevamo mancato. E’ stato fatto un lavoro straordinario nella costruzione della rosa, ringiovanita, con scelte mirate. Così abbiamo cambiato i pronostici, perché nessuno, comunque pochi, si sarebbe aspettato da noi questo cammino”.
Fra gli ingredienti, oltre alla qualità dei singoli, “il cuore, la determinazione dei ragazzi. Soprattutto, guardandoci giocare, si vedeva che la squadra aveva certezze, fra cui la solidità difensiva. La svolta è stata dopo la rimonta subita col Carmagnola, da 2-0 per noi a 2-2. Fra tutti i campionati vinti, insisto, questo è stato il più difficile, ma anche bellissimo, perché inaspettato“.
Il sogno del dg
“Il contributo di tutti è stato determinante. Ma il primo grande artefice di questa promozione è Fabrizio Scalzi“. Lo dice Luca Sacco, il ds, ma è il pensiero diffuso e dominante a Valenza. Per un valenzano portare la squadra della città così in alto è la soddisfazione più grande.
“Che sto incominciando a realizzare adesso, dopo qualche giorno. Come tutti credo, perché fino a domenica la testa era solo al campo. Vincere in un Comunale pieno di persone è un altro risultato enorme”.
Tutti in campo a festeggiare, la Valenzana Mado torno in D davanti al suo pubblico
Dopo la rivoluzione d’estate, 21 giocatori cambiati su 25, la linea del ringiovanimento, forse il salto diretto era un sogno, ma non l’unico traguardo. “Sono sincero, siamo stati sempre convinti di aver lavorato bene, ma per entrare nei playoff. Invece abbiamo trionfato con 90′ di anticipo: per me una gioia immensa, spero di lasciare un bel segno ‘a casa mia’ “.
Il momento cruciale? “Dico la partita con la Luese Cristo, a Centogrigio: noi avanti di una rete, ma in dieci. Osservando l’atteggiamento dei ragazzi, quanto hanno lottato per tenere quel risultato mi sono detto: nelle prime cinque arriviamo di sicuro. Invece, siamo andati oltre e la squadra mi ha fatto questo regalo“.
Il regalo di Scalzi e di tutta la ValenzanaMado per la prossima stagione? “Dal triplice fischio di domenica prossima guarderemo avanti, con il presidente, don Abele, e il cda. Nella mia testa c’è una squadra per consolidare la categoria: siamo appena arrivati, dovremo fare di tutto per restarci, e bene”.