Sindacati, a Valenza un "corposo" Primo Maggio
ALESSANDRIA - Non andate ad ascoltare i sindacati se avete necessità di una botta di ottimismo. Perlomeno: stamani di ottimismo…
VALENZA – I sindacati hanno scelto Valenza per la festa del Primo Maggio.
Una decisione non casuale perché oltre Colla si avverte la crisi del distretto orafo, con 600 lavoratori in cassa integrazione (e alcuni hanno esaurito gli ammortizzatori sociali).
Ovvio che il tema “oro” sia stato al centro del dibattito, stamani, sul palco allestito ai giardini di viale Oliva dove si è conclusa la manifestazione partita da piazza XXXI Martiri e animata dalla Bandarotta Fraudolenta e dagli sbandieratori dell’Associazione Aleramica.
Alla musica sono seguite le parole. E dunque si è parlato del mondo del gioiello alle prese con un po’ di problematiche, soprattutto per i piccoli artigiani (i grandi brand, invece, tengono botta), in una realtà anomala dove c’è sia chi perde il lavoro sia chi assume.
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Ma, naturalmente, il Primo Maggio non si possono dimenticare realtà produttive come l’ex Ilva di Novi o l’Ibl di Coniolo che sono in sofferenza, né si può ignorare com’è cambiato il mondo dell’occupazione in una provincia dove la parte del leone la sta facendo la logistica che, però, non garantisce “lavoro di qualità”.
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Se il presente non ha tinte rosee, il futuro pare “inquinato” da un’intelligenza artificiale da gestire: che metta a repentaglio posti di lavoro è piuttosto chiaro, così come è evidente che non si è ancora fatto abbastanza in fatto di sicurezza sul lavoro (in media in Italia muoiono più di tre persone al giorno e, ogni anno, si contano 500mila feriti).
Questo è stato ribadito, sulla scorta di quanto annunciato dai sindacalisti Franco Armosino (Cgil), Marco Ciani (Cisl) e Claudio Bonzani (Uil) al momento di presentare i temi dell’iniziativa odierna.