Il cardinale, il “suo” Conclave, il Papa che verrà. E i Grigi

"Per quanto possibile, le ragioni dello Spirito Santo prevalgano su quelle materiali". Poi i complimenti per la promozione della squadra

ALESSANDRIA – Il cardinale è disponibile come sempre, anche nelle frenetiche ore che precedono il Conclave (che comincerà il 7 maggio).

D’altronde, se parli di Alessandria al vescovo emerito Giuseppe Versaldi, classe 1943, è come riportarlo indietro nel tempo, a quegli anni, impegnativi, intensi e interessanti, quando guidava la nostra Diocesi (lo ha fatto dal 2007 al 2012).

Il cardinale e… le partite

Eminenza, prima di entrare nella questione principale: lei che è appassionato di calcio sa che i Grigi hanno vinto il campionato? E’ Promozione, ma pur sempre di vittoria si tratta.

Sono davvero felice, portate alla società i miei complimenti. Si tratta di un torneo dilettantistico, è vero, ma ogni promozione è comunque un passo avanti.

Ora andiamo alla “partita” di cui parla tutto il mondo, quella dalla quale uscirà vincitore il nuovo Papa.

Qui in Vaticano c’è mota attesa, come comprenderete. Gli aspetti umani si mescolano a quelli soprannaturali e si viene a creare un clima spirituale profondo, al di là delle logiche umane comprensibili.

Le questioni, definiamole “politiche”, sono inevitabili.

Io credo che occorra mettersi in docile ascolto dello Spirito Santo, quello che dovrebbe impedire agli elettori di farsi guidare da criteri mondani. Io, per raggiunti limiti di età, non sarò in Conclave, però partecipo ogni giorno alle congregazioni dei cardinali: su questi temi, si è concordi.

Francesco, Papa coraggioso

Serve un Papa di continuità rispetto a Francesco?

Continuità nel rinnovamento. Francesco stesso, se fosse vivo, direbbe “andate avanti”. E Benedetto XVI ci invitava a non fermarci al Concilio, ma a guardare oltre. Nell’ultimo secolo abbiamo avuto pontefici esemplari e anche Bergoglio ci lascia un’eredità preziosa.

Che pontificato è stato quello di Bergoglio?

Francesco s’è dimostrato coraggioso, ha saputo ascoltare la gente, senza estraniarsi. Già il nome che ha scelto, quello del santo di Assisi, è indicativo di quanto volesse stare in mezzo ai poveri, agli ultimi.

Eminenza, non possiamo sottrarci a immaginare il futuro immediato. E’ tempo di un papa italiano?

E’ una possibilità, certo. Ma, più che l’origine, conta la qualità del pastore e la sua capacità di risolvere i problemi interni alla Chiesa ma soprattutto esterni. In un periodo caratterizzato da guerra e violenza, è necessario l’annuncio della buona novella, ossia del Vangelo.

Quei giorni nella Sistina

Nel 2013 partecipò al Conclave che portò all’elezione di Bergoglio. Sensazioni?

Ero cardinale da poco e mi immersi appieno nel clima spirituale che caratterizzò quei momenti, prima, durante e dopo il Conclave stesso. Anche il luogo aiuta: la magnificenza della Cappella Sistina colpisce le coscienze. E poi, votare giurando di fare la volontà di Dio è qualcosa di grandioso.

Il 7 maggio inizieranno i “lavori”. Pensa che saranno di breve durata, come dicono in molti?

Credo che in una settimana verrà eletto il nuovo pontefice.

Ha visto il film ‘Il Conclave’ o letto il libro?

No, il Conclave l’ho vissuto in prima persona. Va bene così.

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