Grant, la nuova azzurra. Con allenatore alessandrino
Tyra, figlia di un giocatore di basket, Tyrone, e di una insegnante di tennis, Cinzia Giovinco
CASALE – Gli Stati Uniti hanno scommesso molto sul suo talento, ma Tyra Caterina Grant, 17 anni, promessa del tennis, ha scelto di giocare per l’Italia, la nazione della mamma, Cinzia Giovinco, insegnante di tennis.
Anche il papà, Tyrone, conosce bene il nostro paese: cestista, ha vestito le canotte di Livorno, Teramo, Avellino, Milano, Bologna, Veroli, Treviso e Venezia, ed è ‘passaportato’ italiano. Però è il tennis a fare da padrone di casa rispetto alla palla a spicchi: non solo mamma Cinzia, anche il fratello Tyson, che ora ha 14 anni, tre in meno di quella che è considerata la protagonista del futuro (e anche il fratellino promette bene).
Lei è già una certezza e vedere la bandiera tricolore accano al suo nome riempie di orgoglio e di speranza. Anche alla luce dei successi (insieme a Iva Jovic) in doppio shli Australin Open e a Wimbledon, finalista al Roland Garros e semifinalista nel misti agli Us Open.
C’è un po’ della nostra provincia in primo piano nella storia sportiva di Tyra: perché da Roma, le origini, tennis a Vigevano e poi a Bordighera, con Piatti e a stretto contatto con Sinner. Ora si allena sotto la guida del maestro alessandrino Graziano Gavazzi.
Battesimo tricolore
Gli Internazionald’Italia saranno il suo battesimo da azzurra, con una wild card in singolo e, in doppio, a caccia della qualifica insieme a Lisa Pigato, la milanese che è tesserata per Canottieri Casale.
Sarà lei a fare da madrina, lunedì, al sorteggio degli Internazionali, alla Fontana di Trevi e sarà quella l’occasione per spiegare la sua scelta del tricolore. Che il tennis italiano non può che considerare molto positiva, perché gli addetti ai lavori gli pronosticano la scalata delle classifiche Wta. Talento indiscusso, tanta eccellenza in tutti i colpi, a Gavazzi il compito di guidarla in un salto in avanti.