Ravetti e Laguzzi: “Cirio e la Giunta abbandonano disabili, anziani non autosufficienti e minori in difficoltà”
Il vicepresidente del Consiglio regionale e il segretario provinciale del Pd denunciano: “Patto per il welfare disatteso, rischio catastrofe sociale e lavorativa entro l’estate”
ALESSANDRIA – “Cirio e la sua Giunta vivono di annunci. La realtà è che hanno abbandonato il mondo della disabilità, gli anziani non autosufficienti e i minori in difficoltà”. Così Domenico Ravetti (Pd), vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte, e Giorgio Laguzzi, segretario provinciale del Partito Democratico di Alessandria, denunciano una situazione che definiscono “drammatica, destinata a implodere in brevissimo tempo”.
La voce degli enti gestori delle comunità residenziali ed educative – sia profit che no-profit – è risuonata forte in Commissione Sanità, a Torino. Dove si è parlato apertamente di “Giunta opossum”, capace solo di “fingere di essere presente, evitando il dialogo con le realtà operative da mesi”.
Allarme per giugno: servizi a rischio e lavoratori senza quattordicesima
Secondo Ravetti e Laguzzi, “già a partire da giugno molte strutture non avranno più le risorse necessarie per pagare le quattordicesime ai propri dipendenti. Se la Regione non rispetterà gli impegni presi con la deliberazione del 2024 sul cosiddetto Patto per un welfare innovativo e sostenibile, le conseguenze saranno gravi. Verranno meno servizi essenziali per le fasce più fragili della popolazione e si creeranno nuove situazioni di disoccupazione e disagio sociale. Le famiglie rischiano di essere lasciate sole, mentre l’intero sistema del welfare piemontese si avvicina al collasso”.
Un’altra criticità rilevata riguarda la sostenibilità stessa del tessuto imprenditoriale che ruota attorno ai servizi socio-sanitari. Ravetti e Laguzzi avvertono che, “senza un intervento immediato, sopravvivranno solo le grandi multinazionali del settore. Mentre saranno costrette a chiudere le piccole e medie realtà che da decenni operano con una missione pubblica e mettono la persona al centro. Realtà che conoscono i territori e che hanno costruito una rete sociale fondamentale”.
“Un piano socio-sanitario che parte nel peggiore dei modi”
Secondo i due esponenti del Partito Democratico, “il nuovo Piano socio-sanitario regionale parte sotto i peggiori auspici. Non bastano gli annunci e le conferenze stampa – sottolineano –. Servono scelte precise e tempestive. Il tempo è finito: occorrono risorse e decisioni politiche concrete. La Regione deve tornare ad ascoltare chi ogni giorno è in prima linea nell’assistenza e nella cura”.