Rinaturazione del Po, due progetti conclusi nel Casalese e a Bassignana
Illustrati martedì a Casale Monferrato gli interventi in Piemonte finanziati dal PNRR per la rinaturazione fluviale, tra sicurezza idraulica e tutela ambientale
CASALE MONFERRATO – Martedì 6 maggio si è tenuto, presso la sede del Comune, un incontro pubblico dedicato al progetto PNRR Rinaturazione dell’area del Po, con focus specifico sugli interventi in Piemonte, tra cui quelli nei territori del casalese.
Un’opportunità per il territorio
L’incontro, promosso dall’Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPo), ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali e tecnici. Dopo i saluti del sindaco Emanuele Capra, sono intervenuti Alessandro Bratti, Segretario generale dell’Autorità di Bacino del Po, e i dirigenti AIPo Gianluca Zanichelli, Luca Franzi, Federica Filippi e Paolo Piovani.
«Il rapporto con il fiume è stato storicamente complesso – ha spiegato Capra – ma oggi gli interventi di sicurezza idraulica e valorizzazione ambientale stanno trasformando il Po in una risorsa». Bratti ha sottolineato l’attenzione dell’Autorità verso la tutela della biodiversità e l’auspicio che Casale entri a far parte del programma MAB UNESCO.
I due interventi principali
I tecnici AIPo hanno illustrato i risultati di due importanti interventi già conclusi sul piano morfologico:
-
Scheda n. 6: riguarda i comuni di Camino, Morano sul Po, Pontestura e Coniolo. Prevede l’adeguamento della difesa di sponda e la creazione di un canale di collegamento con l’area umida della Riserva Naturale di Ghiaia Grande, oltre a nuove aree umide e a un canale secondario per alimentare una lanca fluviale.
-
Scheda n. 8: a Bassignana, si è proceduto all’abbassamento della difesa di sponda e alla realizzazione di un nuovo canale per alimentare le lanche presenti. Entrambi gli interventi comprendono riforestazioni naturalistiche, con l’obiettivo di favorire la vegetazione autoctona e limitare quella alloctona.
Sicurezza e prospettive
Particolare attenzione è stata riservata alla riduzione del rischio idraulico. Il direttore Zanichelli e il dirigente Franzi hanno confermato l’impegno per il rafforzamento dell’argine di Morano sul Po: una parte dell’intervento, già progettata, sarà realizzata con un finanziamento di 800 mila euro, mentre per la sezione più complessa a monte si prevede un investimento di circa 5 milioni di euro, attualmente in fase di reperimento fondi.