Vicara si apre ai rosignanesi: nasce il nuovo dehors
La nota realtà della viticoltura si rinnova con uno spazio di partecipazione e convivialità
ROSIGNANO – La visione di molte aziende in questo periodo storico continua a battere sugli stessi tasti: dare nuova vitalità a tradizioni consolidate. Non fa eccezione Vicara, prestigiosa azienda vitivinicola del Monferrato, che nella giornata di giovedì ha inaugurato un arricchimento della loro cantina di Rosignano. Si tratta di un elegante dehors, pensato e realizzato come spazio per l’accoglienza di clienti e semplici visitatori: un luogo di condivisione adatto ad un prodotto come il vino, aggregatore di persone e delle loro storie.
Non è mancata la presenza delle autorità: Emanuele Capra, primo cittadino di Casale Monferrato, non ha usato giri di parole nell’affermare che, al di là di ogni retorica, è poi chi realmente sceglie di investire nel territorio il vero protagonista di sviluppi e cambiamenti. Gli ha fatto eco Cesare Chiesa, sindaco di Rosignano, che ha ricordato la centralità del paese nell’accoglienza e nella gastronomia monferrina: il progetto di rigenerazione del borgo “Rosignano Accoglie – Saperi e Sapori in Monferrato”, finanziato grazie al Pnrr, è vivo e in salute anche grazie ad aziende come Vicara.
In principio tre famiglie, ora la trazione è giovane
La nascita di Vicara risale al 1992, quando tre famiglie (VIsconti, CAssinis e RAvizza) decisero di unire le forze, sacrificando le ingenti quantità prodotte in passato per favorire la ricerca di una maggiore qualità. Oggi a capo dell’azienda ci sono i cugini Giuseppe ed Emanuele Visconti, convinti di una visione della cantina che non si limiti ad essere meramente un luogo di produzione, aprendosi invece alla partecipazione esterna.
Tutte le fasi della lavorazione, inoltre, sono interne all’azienda, comprese anche l’imbottigliatura e l’etichettatura. Una nota lieta finale della “squadra Vicara” è l’età: tra enologi e trattoristi, ad esempio, molti hanno meno di 35 anni. Le loro voci sembrano compatte: “L’enologia è ormai un gioco di squadra, noi collaboriamo fidandoci l’uno dell’altra.”