Addio a Enzo Ferrari, allenò Zico e l’Alessandria
Avrebbe compiuto 83 anni il 21 ottobre. Primo italiano ad allenare in Spagna e battere il Real Madrid
ALESSANDRIA – Anche il calcio grigio piange Enzo Ferrari, allenatore dal novembre 1995 alla fine del campionato successivo, che si è spento oggi, nella sua San Donà di Piave, a 82 anni (ne avrebbe compiuti 83 il 21 ottobre).
Tra calcio e ciclismo, il padre Gino aveva allenato Moreno Argentin, dopo due anni in bicicletta, sceglie il pallone, ala sinistra con un fisico possente e potente e un tiro forte. Genoa, Palermo in A, con un gol segnato alla Roma da 77 metri, che spesso raccontava, a fine allenamento, spiegando che, in realtà, era un suggerimento per Troja, che la tramontana aveva trasformato in una conclusione beffarda.
Ma è, soprattutto, da tecnico che è passato alla storia. Perché, all’Udinese per quattro campionati, ha allenato Zico, punta di diamante di una rosa stellare, anche con Causio ed Edinho.
La rosa dell’Alessandria 1996-97: Enzo Ferrari (al centro) alla sua seconda stagione in grigio
Molto orgoglioso, Ferrari, di essere stato il primo italiano sulla panchina di una squara spagnola, il Real Saragozza, nel 1984-85, battendo il Real Madrid di Butragueno e Valvano al ‘Bernabeu’.
Tre stagioni non facili alla Triestina, due volte penalizzata, la prima costa la mancata promozione in A, la seconda la retrocessione in C1.
Poi Avellino, Padova, Palermo promosso in B, Reggina e Reggiana.
Amisano lo chiama
Nel campionato 1995-96 Gino Amisano lo chiama all’Alessandria, il 22 novembre, al posto di Gianfranco Motta, confermato nell’annata successiva, in cui è 8°, ma con un girone di ritorno deludente, contestzioni, anche il lungo sislenzio stampa dei giornalisti contro la dirigenza.
Enzo Ferrari in una intervista a Telecity
In quella rosa, fra i molti, Toccafondi, Bertoni, Mariotto, Avallone, Bellini, Califano e i giovani emergenti Demartini e Scaglia. Suo vice Tony Colombo
Nei campionati successivi Juve Stabia, Ascoli e Arezzo.
E’ stato anche, per un campionato, amministratore delegato della Triestina
L’Udinese oggi lo ha ricordato con un minuto di silenzio prima della partita con il Monza. “Il suo nome resterà per sempre legato – così sui social – a una delle pagine più affascinanti della nostra storia”.