Personale sanitario, via ai concorsi per 515 posti in Piemonte
La Regione avvia un piano di assunzioni per coprire il fabbisogno delle Aziende sanitarie. L’assessore Riboldi: «Opportunità per garantire stabilità, trasparenza e rispondere alle esigenze del sistema»
TORINO – La Regione Piemonte, attraverso Azienda Zero, rilancia la propria strategia per il rafforzamento degli organici nel sistema sanitario regionale. E annuncia l’avvio di importanti concorsi pubblici per l’assunzione a tempo indeterminato di 515 professionisti sanitari, oltre alla copertura del turnover.
Il piano prevede:
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401 posti per infermieri, oltre alla copertura dei pensionamenti e delle cessazioni previste.
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49 posti per tecnici di radiologia medica, più il turnover.
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65 posti per tecnici di laboratorio biomedico, più il turnover.
Un’iniziativa che punta a coprire le necessità delle Aziende sanitarie piemontesi come rilevate dall’Osservatorio Regionale del personale sanitario. Obiettivo, avviare un piano pluriennale strutturato che permetterà successive immissioni in servizio attraverso lo scorrimento delle graduatorie.
Le parole dell’assessore Riboldi
«La partecipazione a questi concorsi è un’importante occasione per tutti i professionisti sanitari interessati – dichiara l’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi -. Non solo consentiranno una copertura ampia e programmata del fabbisogno sanitario regionale, ma offriranno contratti a tempo indeterminato che garantiscono stabilità lavorativa e prospettive occupazionali solide».
L’assessore sottolinea anche il valore della trasparenza e dell’omogeneità della procedura, centralizzata attraverso Azienda Zero. «Attraverso concorsi unificati, le selezioni saranno gestite con criteri chiari e uniformi per tutte le aziende sanitarie piemontesi. Assicurando equità, efficacia e velocità nell’inserimento di nuovi professionisti».
Un passo cruciale per il sistema sanitario piemontese
Questa massiccia campagna di assunzioni rappresenta una risposta concreta alla carenza di personale segnalata negli ultimi anni. Accentuata dalla pandemia e dalla necessità di garantire un livello elevato di assistenza e qualità dei servizi.
L’iniziativa rientra nella strategia della Regione Piemonte di potenziare le dotazioni organiche. E garantendo nel contempo un servizio sanitario più efficiente, stabile e vicino ai cittadini, con operatori altamente qualificati e motivati.