Crisi Ibl: fumata nera. L’azienda: «Trattativa interrotta»
Nessun accordo sul piano di risanamento aziendale. Ora che succede?
CONIOLO – Si è concluso senza esito positivo l’incontro odierno tra IBL SpA e le organizzazioni sindacali, segnando una battuta d’arresto nella trattativa aperta nelle scorse settimane per contenere numeri preoccupanti, che parlano di circa 70 esuberi.
IBL SpA ha espresso rammarico per l’esito negativo della trattativa: «non è stato possibile trovare un punto di incontro e la trattativa si è interrotta» spiega l’azienda in una nota.
Nuvole nerissime all’orizzonte
«L’azienda ha sempre mantenuto un approccio aperto e trasparente, illustrando il proprio piano di risanamento con l’obiettivo di raggiungere in tempi brevi un’intesa che potesse tutelare i lavoratori coinvolti e garantire la continuità delle attività produttive, in un’ottica di sviluppo sostenibile e duraturo – dicono da Ibl spiegando di aver manifestato – la massima disponibilità a mettere in campo tutte le risorse compatibili con la propria sostenibilità economico-finanziaria». Le prospettive sembrano assai oscure: «Purtroppo, nonostante gli sforzi compiuti, IBL oggi prende atto che non si è raggiunta una soluzione condivisa. L’azienda sta valutando i prossimi passi da intraprendere».
Una realtà storica del Monferrato
Fondata nel 1952, IBL SpA rappresenta una delle realtà industriali storiche del Monferrato, specializzata nella produzione di pannelli di compensato in legno per il settore industriale, il fai-da-te e la distribuzione.
Nel tempo, l’azienda ha saputo coniugare tradizione e innovazione, puntando su una produzione ecosostenibile, basata sull’uso esclusivo di legno di pioppo proveniente da coltivazioni fuori foresta, certificate FSC® e PEFC™, e su modelli di economia circolare. Un impegno che ha consentito a IBL di ridurre sprechi e generare valore a basso impatto ambientale.