Falso elettorale? Molinari (Lega) assolto in via definitiva

Il nuovo Procuratore Generale presso la Corte d'Appello di Torino, Lucia Musti, ha rinunciato all'Appello del pubblico ministero di primo grado, Gianfranco Colace

TORINO – Assolto in primo grado e ora in via definitiva: il caso che ipotizzava l’accusa di falso elettorale mossa a Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera dei deputati, è definitivamente chiuso.

Il nuovo procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Torino, Lucia Musti, ha rinunciato all’Appello del pubblico ministero di primo grado, Gianfranco Colace, contro la sentenza del Tribunale di Torino che aveva assolto per insussistenza del fatto Riccardo Molinari, l’onorevole Alessandro Benvenuto (Lega) e Fabrizio Bruno, funzionario regionale, tutti difesi dall’avvocato Luca Gastini (del foro di Alessandria), dall’imputazione di concorso in falso ideologico in relazione alle elezioni di Moncalieri del 2020.

Lucia Musti ha depositato una nota con la quale ha evidenziato che l’impugnazione non aveva concrete possibilità di essere accolta. La Corte d’Appello ha quindi dichiarato inammissibile l’appello e irrevocabile la sentenza di assoluzione per Molinari, Benvenuto e Bruno.

La sentenza di primo grado

La sentenza di primo grado era stata pronunciata il 10 novembre 2023: “il fatto non sussiste“, e riguardava i tre imputati.

“Giusto così”, era stato il commento pacato dell’avvocato Luca Gastini, nel novembre di due anni fa. Poche parole fedeli a quella che era stata la sua conduzione del processo che vedeva il segretario regionale della Lega in Piemonte e capogruppo del Carroccio alla Camera (insieme ad Alessandro Benvenuto e Fabrizio Bruno) accusato di aver commesso un falso alla vigilia delle elezioni amministrative 2020 del Comune di Moncalieri.

Del caso, legato all’esclusione dalla lista di un ex esponente locale di Forza Italia, Stefano Zacà, si era dibattuto davanti alla terza sezione penale del Tribunale di Torino.

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