L’Alessandria Biobank entra nella rete EuroBioBank
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Marcello Feola  
16 Maggio 2025
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20:17 Logo Newsguard
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L’Alessandria Biobank entra nella rete EuroBioBank

La struttura dell’Aou Al ottiene il riconoscimento europeo per la raccolta e conservazione di materiale biologico

ALESSANDRIA – Un riconoscimento di grande valore per la BioBanca dell’Aou Al. LAlessandria Biobank è ufficialmente entrata a far parte della rete europea EuroBioBank, la prima infrastruttura internazionale creata per sostenere la raccolta, conservazione e distribuzione di materiale biologico connesso alle malattie rare.

Si tratta di un importante risultato per il Centro Raccolta Materiali Biologici (Crmb), parte dell’Infrastruttura Ricerca, Formazione e Innovazione del Dairi, diretto dal dottor Antonio Maconi.

Un riconoscimento alla qualità etica e scientifica della Biobank di Alessandria

La responsabile dell’Alessandria Biobank, dottoressa Roberta Libener, guida da anni un’attività scientifica che coniuga rigore etico, qualità gestionale e attenzione alla tutela dei pazienti.

L’ingresso in EuroBioBank rappresenta il riconoscimento internazionale di questo impegno. Aprendo quindi nuove opportunità di collaborazione e condivisione con centri di eccellenza europei.

Un patrimonio di dati e campioni a servizio della ricerca

L’Alessandria Biobank è una struttura specializzata nella raccolta, conservazione e distribuzione di campioni biologici, rispettando i più alti standard etici.

Ospita attualmente collezioni dedicate a:

  • Mesotelioma maligno.

  • Carcinoma mammario.

  • Tumori cutanei.

  • Campioni da studi clinici e progetti sperimentali.

Dal 2009 è riconosciuta come Centro di Riferimento Regionale per la raccolta di materiale biologico relativo al mesotelioma maligno.

Un network europeo per accelerare diagnosi e cure

Far parte della rete EuroBioBank consente all’Alessandria Biobank di:

  • Rendere visibili e accessibili a livello internazionale i campioni custoditi.

  • Favorire la costruzione di un sistema di ricerca condiviso e integrato.

  • Contribuire allo sviluppo di nuove terapie per malattie rare, spesso prive di trattamenti risolutivi.

  • Accrescere le collaborazioni scientifiche internazionali.

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