Mercurio nell’acqua: valori oltre soglia in sei comuni dell’Acquese
A Bistagno, Cartosio, Cavatore, Denice, Melazzo, Merana e Terzo, invece, le analisi hanno confermato valori nella norma. Le ordinanze, però, sono state emanate in tutti i paesi
ACQUI TERME – Solo in sei dei tredici comuni dell’Acquese le cui vasche sono collegate all’acquedotto di regione Gaini sono stati registrati valori di mercurio oltre i limiti di legge.
Castelletto d’Erro, Malvicino, Montechiaro d’Acqui, Pareto, Ponti e Spigno Monferrato, sono questi i paesi in cui le analisi effettuate dal Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’Asl (Sian) nei campioni d’acqua hanno confermato lo sforamento di 1 microgrammo per litro indicato dalle normative.
Negli altri paesi valori conformi
Valori di mercurio ampiamente al di sotto dei limiti consentiti a Bistagno, Cartosio, Cavatore, Denice, Melazzo, Merana e Terzo. In via precauzionale e in base alle direttive fornite dall’Asl, tuttavia, anche nei sette comuni a norma sono state emanate le ordinanze di «divieto d’uso e consumo dell’acqua a uso potabile e alimentare».
Nel paesi “oltre soglia” la distribuzione della sacche da due litri e la consegna delle cisterne ha preso il via nella serata di ieri, sabato 17. A Pareto e Montechiaro è stata fornita acqua potabile ad alcuni allevamenti. A partire da questa mattina, invece, è iniziato il rifornimento con sacchetti d’acqua nei comuni dove i valori di mercurio risultano inferiori ai limiti di legge.
«Lunedì – spiega Lorenzo Torielli, presidente della Protezione Civile di Acqui – proseguiremo con l’invio di cisterne anche nei paesi sotto soglia. Nei giorni successivi, poi, continueremo a fornire le sacche d’acqua, cercando tuttavia di incentivare l’uso delle cisterne per agevolare le operazioni d’intervento nei vari comuni».
“Chiediamo garanzie e soluzioni celeri”
I sindaci dei paesi con valori a norma, intanto, chiedono chiarezza agli organi competenti. «All’Asl, ad Amag Reti Idriche e all’assessorato regionale alla Sanità, con i quali siamo in continuo contatto e che ringraziamo, chiediamo il massimo sforzo per individuare l’origine del problema», commenta il sindaco di Bistagno, Roberto Vallegra. «Nel caso in cui i nuovi monitoraggi confermassero i valori negativi già registrati ai comuni sotto soglia devono essere fornite tutte le garanzie per una revoca del divieto nel più breve tempo possibile. Non possiamo rimanere nel limbo ancora a lungo».