Cazzulo: “Solidarietà alla Polizia Penitenziaria. Servono riforme urgenti e più risorse per il carcere”
Dopo l’ennesima aggressione a un agente, l’assessore lancia un appello a Parlamento e Governo per affrontare con serietà la crisi del sistema carcerario italiano
ALESSANDRIA – Roberta Cazzulo, assessore alle Politiche sociale del Comune di Alessandria, interviene con parole ferme e solidali dopo l’aggressione subita da un agente della Polizia Penitenziaria all’interno di un istituto di detenzione. “Esprimo profonda solidarietà e vicinanza al personale della Polizia Penitenziaria. Che ancora una volta si è trovato a fronteggiare un episodio di violenza”.
“Questa aggressione – prosegue – deve spingerci a riflettere seriamente sulla sicurezza degli istituti penitenziari. E sulle condizioni in cui operano quotidianamente uomini e donne con grande professionalità e dedizione”.
Sovraffollamento, carenza di organico, necessità di un approccio sistemico
Cazzulo sottolinea l’urgenza di misure concrete e tempestive per:
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Deflazionare la densità detentiva, causa primaria di tensioni e violenze.
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Adeguare gli organici della Polizia Penitenziaria.
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Riformare l’intero apparato penitenziario, dall’edilizia alla giurisdizione, passando per l’amministrazione e la struttura operativa.
“È necessaria una grande operazione di sintesi – afferma – per affrontare i tanti problemi che affliggono l’universo penitenziario italiano”.
Il tempo della detenzione va riempito di senso
L’assessore richiama inoltre la “centralità del trattamento rieducativo“. Invocando “un maggior investimento in attività culturali, lavorative, sportive e ricreative per i detenuti. Fondamentale – secondo Cazzulo – anche il potenziamento di figure professionali specializzate“. Come:
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Psicologi.
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Educatori.
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Psichiatri.
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Pedagogisti.
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Assistenti sociali.
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Mediatori linguistici.
“Solo così possiamo dare ascolto alle ragioni di sofferenza che rischiano di esplodere in comportamenti intollerabili e pericolosi”.
Appello a Parlamento e Ministero della Giustizia
“Chiedo a tutti i Parlamentari norme specifiche ed urgenti – conclude – e al Ministro della Giustizia provvedimenti concreti, in tempi rapidi. En aderenza con le parole pronunciate recentemente dal Presidente della Repubblica”.