Mercurio nell’acqua: “via libera” a Cartosio, Cavatore e Melazzo
I tre paesi sono alimentati da un serbatoio indipendente rispetto agli altri due che fanno parte della rete idrica collegata all'acquedotto dei Gaini
ALESSANDRIA – Entro la serata di oggi, lunedì 19, ai sindaci dei comuni di Cartosio, Cavatore e Melazzo l’Asl darà il via libera per la revoca dell’ordinanza anti consumo della risorsa idrica proveniente dall’acquedotto dei Gaini.
«Il primo dato anomalo di venerdì 16 – fanno sapere da Asl Al – è stato riscontrato in un punto di prelievo della rete comunale di Malvicino alimentata dal sistema idrico che fa capo al Serbatoio Rogna, il quale rifornisce, attraverso il Serbatoio Forche, una parte consistente della valle dell’Erro. A fini precauzionali, nella giornata di sabato sono stati effettuati campionamenti estesi lungo tutta la rete idrica, individuando altre cinque positività».
Le analisi sono proseguite nella giornata di domenica con il controllo dei tre principali serbatoi dell’acquedotto e dei sette pozzi di captazione, «oltre al monitoraggio delle acque superficiali del torrente Erro nei pressi dei punti di prelievo. Parallelamente – proseguono dall’Asl – sono stati analizzati i punti di prelievo delle reti comunali alimentate dal serbatoio Calvi (indipendente dagli altri due) con esiti negativi nelle rilevazioni (Melazzo, Cavatore e Cartosio)». L’Asl, quindi, già da questa sera chiederà ai sindaci dei comuni di Cartosio, Cavatore e Melazzo di revocare le ordinanze. Per tutti gli altri comuni è stata chiesta l’adozione di un’ordinanza limitata alle porzioni di territorio comunale alimentate dalle reti idriche che sono alimentate dai serbatoi Rogna e Forche».
“Analisi in costante aggiornamento”
Restano in vigore, quindi, le ordinanze di limitazione dell’uso potabile in tutti gli altri comuni coinvolti. Le attività di campionamento proseguiranno con frequenza giornaliera, «al fine di garantire un costante aggiornamento sulla qualità dell’acqua e adottare tempestivamente ogni misura utile alla tutela della salute pubblica. In stretta collaborazione con Amag e Reti Idriche, Asl Al sta mettendo in atto una serie di azioni coordinate per individuare nel più breve tempo possibile l’origine di questa elevata concentrazione di mercurio nelle acque. La Direzione del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl Al è consapevole del disagio arrecato alla popolazione – continuano dall’azienda – e precisa che le misure messe in atto sono nell’esclusivo interesse della salute dei cittadini».