La Via Francigena nuovo Patrimonio Unesco? il Piemonte firma il Protocollo interregionale
Alla quarta edizione del Festival “L’Italia delle Regioni”, l’accordo per sostenere la candidatura del celebre cammino europeo. Sui nostri territori protagonista con 650 km di percorso e 107 Comuni coinvolti
VENEZIA – Ieri, nell’ambito del Festival “L’Italia delle Regioni” a Venezia, è stato firmato un Protocollo d’intesa interregionale per sostenere la candidatura della Via Francigena nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco. La cerimonia si è svolta a Campo San Polo alla presenza degli assessori e presidenti di Piemonte, Toscana, Lazio, Emilia-Romagna, Lombardia, Liguria e Valle d’Aosta. E si è conclusa con l’intervento del Ministro della Cultura Alessandro Giuli.
La Via Francigena è uno degli itinerari storici più importanti d’Europa, capace di connettere territori, comunità e patrimoni. È un cammino che unisce spiritualità, paesaggio, cultura e turismo lento. Toccando città, borghi, abbazie e castelli lungo l’intera dorsale italiana da nord a sud. La candidatura a sito Unesco rafforza il riconoscimento della Via Francigena come patrimonio culturale vivo, da valorizzare in chiave sostenibile e partecipata. Per le Regioni coinvolte, si tratta di una scelta strategica per promuovere coesione, attrattività turistica e sviluppo locale.
Il Piemonte e i suoi 650 chilometri di cammino
Tra le Regioni protagoniste, il Piemonte ha confermato il proprio impegno nella promozione dei cammini e del turismo sostenibile.
Per Marina Chiarelli, assessore regionale a Turismo e Cultura, “firmare questo protocollo significa credere nel valore della cooperazione tra territori. E nella capacità dei cammini di raccontare la nostra identità. La Via Francigena rappresenta un’opportunità per educare, accogliere e far scoprire le nostre eccellenze culturali e paesaggistiche”.
Il tratto piemontese della Francigena attraversa 650 km, coinvolge 107 Comuni, 5 province (Torino, Vercelli, Biella, Asti e Alessandria), 4 parchi naturali e 368 operatori. È oggi interamente percorribile, grazie a un lavoro costante di tracciamento, manutenzione e promozione.
Nella regione si snodano quattro percorsi principali:
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La Via Francigena di Sigerico, nel territorio morenico canavesano.
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La Via Francigena della Valle di Susa, che si collega al Cammino di Santiago attraverso il Monginevro.
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L’asse Torino-Vercelli.
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Il tratto da Torino alla Liguria, attraverso le province di Asti e Alessandria.
Queste direttrici testimoniano il ruolo storico del Piemonte come terra di attraversamento tra le Alpi e la Pianura Padana. Punto di congiunzione tra la Via Francigena e le rotte per Santiago di Compostela.
Un riconoscimento Unesco per rafforzare il sistema dei cammini
Il riconoscimento della Via Francigena come patrimonio Unesco significherebbe ulteriori risorse per la tutela, la fruizione e la promozione del tracciato. Consolidandolo come motore di turismo culturale e veicolo di inclusione tra camminatori, pellegrini e comunità residenti.
L’iniziativa si inserisce pienamente nel contesto del Festival delle Regioni. Che mette al centro il dialogo tra istituzioni e cittadini e la valorizzazione delle eccellenze regionali come leva di crescita sostenibile. Il Piemonte, con questa firma, conferma il proprio ruolo attivo nella costruzione di reti interregionali. E, anche, nella valorizzazione del patrimonio storico e nella promozione di politiche territoriali inclusive e future-oriented.