Melazzo: ordinanza revocata, a eccezione di frazione Arzello
Nel centro abitato del paese è di nuovo consentito l'utilizzo dell'acqua per alimentarsi. Il divieto resta per le utenze periferiche collegate a due acquedotti consortili
MELAZZO – Il Comune di Melazzo ha disposto la revoca parziale dell’ordinanza di divieto di consumo dell’acqua potabile a uso domestico e animale.
Il via libera all’utilizzo per scopi alimentari dell’acqua del rubinetto, infatti, vale solo per le utenze del centro abitato di Melazzo servite dal serbatoio Calvi, a suo volta collegato con l’acquedotto dei Gaini. Le analisi effettuate sulla vasca che rifornisce gran parte delle utenze in paese, infatti, sin dall’inizio avevano confermato livelli di mercurio inferiori ai limiti consentiti dalla legge.
Rimane, invece, il divieto di consumo per le abitazioni della frazione di Arzello in località San Secondo e per quelle che si trovano al confine con il territorio comunale di Castelletto d’Erro.
«Tenuto conto – si legge nell’ordinanza emessa dal comune di Melazzo – che alcune utenze, site in località San Secondo di Arzello sono collegate all’acquedotto “Barini” posto al confine con il Comune di Montechiaro d’Acqui e ulteriori utenze in frazione Arzello sono collegate all’acquedotto “Moglie”, al confine con il Comune di Castelletto d’Erro, e che le vasche situate in questi Comuni sono ancora sottoposte a verifiche e analisi e che per tale ragione questi utenti dovranno ancora attenersi alle disposizioni di divieto di utilizzo dell’acqua ad uso alimentare». I due impianti, Barini e Moglie, appartengono a consorzi rurali privati.
Anche a Cartosio e Cavatore, gli altri due comuni collegati al serbatoio Calvi, è consentito il consumo della risorsa idrica d’acquedotto per uso alimentare.