Strade provinciali: tagli per 54 milioni in Piemonte. “Così si blocca la sicurezza viaria”
Appello congiunto al Governo di Upi, Ance e Confindustria: "A rischio cantieri già finanziati". Le parole del segretario provinciale Pd, Laguzzi
TORINO – Upi Piemonte, Ance Piemonte Valle d’Aosta e Confindustria Piemonte lanciano l’allarme. Il Piemonte è tra le regioni più colpite dai tagli ai fondi per la viabilità provinciale previsti nella legge di bilancio 2025 e aggravati dal decreto milleproroghe. Secondo l’Unione delle Province d’Italia, tra il 2025 e il 2028 il territorio perderà oltre 54,6 milioni di euro, pari al 48% delle risorse previste. Solo nel biennio 2025–2026, la riduzione ammonta a 31,8 milioni su 45,5, cioè il 70%.
“Il danno è evidente” dichiara Alessandro Lana, presidente di Upi Piemonte. “Le Province non potranno proseguire le opere di messa in sicurezza già avviate. È urgente aprire un tavolo con il Ministero delle Infrastrutture per evitare la paralisi. Alcuni lavori sono già appaltati, se non si interviene subito, valuteremo azioni anche legali”.
Le cifre provincia per provincia
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Torino: -10,5 milioni (2025-2026), -18,1 milioni (2025-2028).
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Cuneo: -6,9 milioni, -11,8 milioni.
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Alessandria: -4 milioni, -6,8 milioni.
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Novara, Asti, Biella, Vercelli, Vco: tagli tra -1,7 e -2,4 milioni (biennio) e fino a -4,1 milioni nel quadriennio.
“Molti interventi erano già progettati e pronti a partire. Colpire gli enti locali su un tema cruciale come la sicurezza stradale significa ostacolare la modernizzazione infrastrutturale e vanificare la fiducia costruita con il Pnrr” spiega Paola Malabaila, presidente Ance Piemonte Valle d’Aosta.
Confindustria: logistica e competitività a rischio
“Tagliare le risorse alla rete stradale secondaria è un colpo alla competitività del Piemonte” dichiara Andrea Amalberto, presidente di Confindustria Piemonte. “Con il Colle di Tenda chiuso e il Traforo del Monte Bianco in crisi, queste strade sono vitali. Senza manutenzione costante, la logistica regionale rischia il collasso, penalizzando imprese e territori”.
Il coordinatore Mauro Piras (Ance) evidenzia: “Gli enti locali vedono ridursi fondi già assegnati per lavori pianificati o progettati. A questo si aggiunge la fine delle misure straordinarie del Pnrr e dei bonus edilizi. Il rischio è una crisi a catena su occupazione e investimenti”.
Upi, Ance e Confindustria Piemonte chiedono al Governo e al Parlamento di ripristinare almeno i 385 milioni previsti a livello nazionale per il biennio 2025-2026. Permettendo agli enti di attuare quanto già programmato. “Non possiamo arretrare proprio ora che il Paese è chiamato a completare la transizione infrastrutturale iniziata con il Pnrr” conclude Malabaila. “Servono certezze, responsabilità e una visione stabile”.
Laguzzi (Pd): “Tagli gravissimi ai fondi per la manutenzione”
Sul tema interviene pure il segretario provinciale del Pd, Giorgio Laguzzi. “La misura, contenuta nella Legge di Bilancio e nel decreto Milleproroghe, prevede un taglio complessivo di 1,7 miliardi di euro nel biennio 2025–2026 a danno delle Province e delle Città Metropolitane. Per il Piemonte la riduzione è pari a 31,8 milioni di euro. Il nostro territorio, con oltre 2000 km di rete stradale provinciale, non può permettersi ulteriori rinvii o stop agli interventi di manutenzione e messa in sicurezza”.
E aggiunge: “Come Partito Democratico provinciale siamo a richiedere il ripristino integrale delle risorse previste per la manutenzione delle strade. E sollecitare un confronto sul tema della viabilità. La sicurezza stradale non può essere sacrificata. Il nostro partito continuerà a lavorare al fianco dei nostri amministratori e dei nostri rappresentanti istituzionali con determinazione. Questo, per tutelare i cittadini, le amministrazioni locali e le infrastrutture che garantiscono sicurezza, coesione e sviluppo”.