ARI – Anello di Rivarone: tra Tanaro, ciliegi e paesaggi rurali
Anna Maria Bruno guida gli escursionisti in un itinerario unico tra natura, panorami e storia. Ecco curiosità e consigli per un’esperienza unica
RIVARONE – Come ogni venerdì, Anna Maria Bruno ci guida alla scoperta di sentieri, borghi e paesaggi unici con la nuova rubrica Cammina Piemonte. Un appuntamento settimanale dedicato a chi ama camminare e vuole esplorare il territorio con uno sguardo attento alla natura, alla storia e alle tradizioni locali.
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L’esperienza di oggi è dedicata alla scoperta dell’anello di Rivarone.
Proseguiamo il nostro viaggio a piedi tra i sentieri del Piemonte, tornando in terra alessandrina per scoprire un percorso ad anello semplice ma ricco di fascino: l’ARI – Anello di Rivarone, tracciato con segnavia bianco e rosso e realizzato grazie all’associazione Passo dopo Passo.
Lunghezza: 6 km
Dislivello positivo: 100 m
Il percorso
Il tracciato si snoda nel territorio di Rivarone, borgo affacciato sul fiume Tanaro, noto per la produzione di ciliegie precoci e per la tradizionale Festa delle Ciliegie che si svolge ogni anno nel mese di maggio.
Il punto di partenza è presso il cimitero di Rivarone, situato all’estremità del paese lungo la strada provinciale che conduce a Montecastello, dove si può parcheggiare. Da qui si imbocca via della Fontana, che diventa presto sterrata e si inoltra nella campagna tra boschetti e pioppeti, correndo parallelamente al Tanaro. Una breve deviazione conduce alla sponda del fiume, dove si può osservare la ricca avifauna fluviale.
Il percorso prosegue con una deviazione a destra, risalendo tra campi coltivati e frutteti, fino a intersecare la provinciale Montecastello–Rivarone. Al culmine della salita si incontra la cappelletta “Bianca”, un punto panoramico da cui lo sguardo spazia sulla pianura verso sud. Dalla strada asfaltata si scorgono anche le frazioni collinari di San Zeno e Fiondi.
Si prosegue a destra sulla provinciale per circa 300 metri, per poi svoltare a sinistra in via Naclerio, dove ci si può fermare per una sosta panoramica. Qui si trova il “Cornicione”, una grande cornice in un prato attrezzato con panchine, da cui si può ammirare il castello di Montecastello. Accanto, un totem con frecce indica le distanze da alcune località italiane come Marostica, Maenza, Raiano e Garbagna – quest’ultima condivide con Rivarone la tradizione della ciliegia, la famosa Bella di Garbagna, un durone rosso brillante.
Si riprende il cammino lungo una strada bianca, che poco dopo si lascia svoltando a destra su un sentiero di terra battuta. Il tracciato si immerge nella vegetazione boschiva, per poi aprirsi su campi ondulati, attraversati da leggeri saliscendi e bivi ben segnalati lungo facili strade di campagna.
Il percorso rientra infine a ridosso del paese, imboccando via del Poggio, che conduce al centro abitato. Si sbuca al quadrivio tra la provinciale Bassignana/Montecastello e via Contrada Grande. Svoltando a destra in direzione Montecastello, si ritorna al parcheggio del cimitero, punto di partenza e arrivo dell’Anello di Rivarone.