Protesi d’anca e sonno post-operatorio: lo studio “Monopta” e i benefici della postura laterale assistita
Nessuna lussazione, miglior riposo e benessere per oltre il 90% dei pazienti. I risultati del Centro Studi Ricerca delle Professioni Sanitarie dell’Aou Al
ALESSANDRIA – Una buona qualità del sonno può influenzare positivamente il recupero post-operatorio. È questo il messaggio che emerge dallo studio “Monopta“. Uno studio condotto dal Centro Studi Ricerca delle Professioni Sanitarie diretto da Tatiana Bolgeo all’interno del Dairi dell’Aou Al, guidato da Antonio Maconi.
La ricerca ha coinvolto 60 pazienti sottoposti a intervento di protesi totale d’anca (Pta) con accesso postero-laterale. Analizzato l’impatto della postura notturna su riposo, dolore percepito ed eventuale rischio di lussazioni.
I dati raccolti sono incoraggianti:
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62% dei pazienti ha mantenuto una qualità del sonno buona o ottima per tutta la degenza (durata media: 21 giorni).
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93% ha beneficiato di buon riposo per almeno l’80% del periodo.
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Nessun caso di lussazione precoce.
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Nessuna correlazione significativa tra dolore lombare o chirurgico e qualità del sonno.
Postura laterale assistita: più comfort, stessa sicurezza
“Questi risultati – spiega Bolgeo – dimostrano che la postura laterale assistita può essere una valida alternativa alla posizione supina. Tradizionalmente raccomandata dopo l’impianto di Pta. Più comfort, stesso livello di sicurezza”.
Lo studio “Monopta” sottolinea quindi l’importanza della ricerca infermieristica e riabilitativa nella pratica clinica quotidiana. Anche un semplice accorgimento posturale può migliorare il benessere percepito, accorciare i tempi di recupero e ottimizzare l’assistenza post-chirurgica.