Rolando (Lega): “Il blocco Euro 5 conseguenza della vostra direttiva Ue, sindaco Abonante…”
Il segretario cittadino del Carroccio attacca il centrosinistra: “Imposizioni ideologiche scaricano la transizione ecologica sui cittadini”
ALESSANDRIA – «Il blocco dei diesel Euro 5 è una diretta conseguenza della direttiva europea sulla qualità dell’aria, sostenuta e approvata con entusiasmo dal partito del sindaco Abonante. È una norma che pone limiti di emissione irrealistici, soprattutto per un’area fragile e penalizzata come la Val Padana. E mentre gli amministratori locali si trovano con le mani legate, crescono le pressioni dei fondamentalisti verdi, che ormai dettano legge nei partiti di centrosinistra». Con queste parole, il segretario cittadino della Lega, Alessandro Rolando, risponde al primo cittadino sul caso del blocco che scatterà a ottobre in tutta la regione.
«Abonante – prosegue – dovrebbe ricordare, con estrema preoccupazione, la vicenda giudiziaria che coinvolse alcuni ex sindaci di Torino. Esponenti proprio dei partiti della sua attuale maggioranza. Quegli amministratori rischiarono anni di carcere per accuse strumentali mosse in nome della stessa direttiva europea. Cavalcata da quella “società civile” tanto cara alla sua parte politica. È la sinistra stessa ad aver armato la mano che ora si ritorce contro gli amministratori locali».
“L’Ue rincara la dose con il Green Deal”
Rolando rincara la dose: «Come se non bastasse, nel quadro del Green Deal, l’Unione Europea ha deciso di abbassare ulteriormente i limiti. Recependo le raccomandazioni dell’Oms con il voto favorevole del centrosinistra. Questo non solo complica ulteriormente la vita alle amministrazioni, ma rende evidente il doppio gioco. Da un lato si proclamano a favore dei cittadini, dall’altro votano misure che li colpiscono direttamente. Vietando loro di utilizzare l’auto per andare al lavoro».
Secondo il segretario del Carroccio, quindi, «come lo scorso anno, le quattro regioni del bacino padano, tra cui l’Emilia-Romagna da sempre amministrata dal centrosinistra, cercano disperatamente soluzioni alternative per ottenere un nuovo rinvio del divieto. Non possiamo far altro che pregare affinché ci riescano, anche se il danno ormai è evidente».
«Chi afferma che la transizione ecologica non peserà sulle spalle dei cittadini prende in giro il Paese. – conclude – Il progetto “green”, così come concepito, serve a trasferire ricchezza verso il capitale e la rendita, impoverendo chi lavora. Un tempo era la sinistra a denunciare queste dinamiche. Oggi, invece, la sinistra sembra impegnata a tutelare i grandi potentati finanziari. Mentre la Lega è rimasta l’unica a difendere lavoratori e persone comuni. È qui che si misura la differenza tra parole e fatti».