Malvicino
Il Municipio di Malvicino
Politica
Alessandro Francini  
24 Maggio 2025
ore
10:38 Logo Newsguard
Elezioni comunali

Malvicino si prepara al voto: 6 candidati sindaci per 67 elettori

Il piccolo borgo dell'Acquese deve eleggere il nuovo sindaco dopo l'improvvisa scomparsa di Franco Nicolotti. Oltre a Cristina Manfrinetti in corsa altri cinque "forestieri"

MALVICINO – È l’unico comune della provincia di Alessandria al voto, ed è anche il più piccolo tra quelli chiamati alle urne in tutta Italia tra domenica 25 e lunedì 26.

Malvicino deve eleggere il suo nuovo sindaco a soli due anni di distanza per l’improvvisa scomparsa di Franco Nicolotti, fino allo scorso 26 dicembre “primo malvicinese” per quasi 12 anni.

Cristina Manfrinetti, 43anni di professione avvocato e attuale sindaca facente funzioni, dovrebbe essere colei che andrà a raccogliere l’eredità amministrativa di Nicolotti. Il condizionale in questi casi è sempre d’obbligo, se pur alla vigilia il responso pare abbastanza scontato.

A differenza del 2023, dove Nicolotti “correva” da solo nel piccolo borgo sulle colline dell’Acquese, questa volta la sua (ex) vice se la deve vedere con ben cinque contendenti. A rendere ancora più strano il fatto che un comune di soli 79 abitanti (per 67 elettori) possa essere ambito da sei candidati sindaci, per un totale di 54 aspiranti consiglieri, è però il fatto che ben cinque di questi non abbiamo alcun legame con il paese in questione. Né per residenza, né per questioni lavorative, né tanto meno per origini territoriali.

Gli sfidanti di Cristina Manfrinetti

I cinque sfidanti dell’attuale vice sindaca, sostenuta dalla lista “Spiga di grano”, sono, in ordine di lista, il 31enne Luigi Ramaglia, di origini partenopee a capo della lista “Insieme”, composta da dieci aspiranti consiglieri in gran parte provenienti dalla Campania; il 71enne Mario Carpaneto, nato a Genova e supportato dalla lista “Forza del Popolo”, formata da candidati in arrivo dal Torinese; il 68enne Bruno Isaia Merlin, abruzzese, con la lista “Progetto paese”, anche questa formata da candidati consiglieri in gran parte del Torinese; il 34enne Fabio Cuppone, nato a Brindisi e in corsa con la lista “Vicini a Malvicino”, in cui figurano soli candidati under 40; infine il 32enne Andrea Gaudio della provincia di Caserta, supportato dalla lista “Progetto popolare”, composta da dieci candidati per lo più residenti in Campania.

In paese tutti i 79 residenti sindaca compresa, si chiedono quale possa essere il motivo di cotanto interesse per un piccolo borgo rurale da parte di cinque persone che, per quanta passione e impegno politico possano vantare, nulla hanno mai avuto a che fare con Malvicino. Un fenomeno, quello di candidati “sconosciuti” in piccoli centri abitati, che a onor del vero si è manifestato anche altrove. Situazione analoga, ad esempio, a San Giacomo Vercellese, 250 elettori, dove le liste sono ben nove, di cui sette guidate da candidati “forestieri”. Visibilità politica? Possibilità, come prevede la legge per alcune categorie di dipendenti, di usufruire di indennità e periodi di aspettativa retribuita? Solo congetture, per carità, ma lecite, considerato l’anomalo contesto elettorale.