Emergenze ostetriche: ad Alessandria due giorni di simulazione con l’AI
Il 26 e 27 maggio la terza edizione del corso nazionale diretto dal dottor Davide Dealberti con esercitazioni su scenari ad alta complessità
ALESSANDRIA – Due giornate per preparare i professionisti sanitari ad affrontare con sicurezza e competenza le emergenze ostetriche più gravi. Come? Combinando l’aggiornamento scientifico con la pratica simulata. Lunedì 26 e martedì 27 maggio, l’Aou Al ospiterà la terza edizione del corso nazionale “Chirurgia mini-invasiva in ostetricia: le emergenze ostetriche ‘Save the uterus and the baby’ e la routine ostetrica”. Un iter promosso da Aogoi e Sicmig, con la direzione scientifica del dottor Davide Dealberti, direttore della SC Ginecologia e Ostetricia.
La grande novità dell’edizione 2025 è l’introduzione di un manichino ad alta fedeltà, equipaggiato con comandi elettronici e intelligenza artificiale.In grado di riprodurre scenari clinici estremamente realistici come:
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Distocia di spalla.
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Emorragia post partum.
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Nascita di un neonato asfittico.
Questo strumento permette agli operatori di addestrarsi in un ambiente controllato su manovre salvavita. Migliorando così le capacità di intervento in situazioni ad alta criticità.
Lezioni teoriche e simulazioni al Centro di Simulazione dell’Aou Al
Il programma prevede un doppio formato didattico:
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Al mattino lezioni frontali nel Salone di Rappresentanza, con esperti di rilievo nazionale.
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Al pomeriggio sessioni pratiche nel Centro di Simulazione, diretto dal peofessor Luigi Castello.
I partecipanti – medici e ostetriche – avranno l’opportunità di esercitarsi su modelli ostetrici e scenari complessi, supportati da tutor esperti.
Focus su sicurezza e tecniche mini-invasive
Tra i temi affrontati durante le due giornate:
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Emorragia postpartum e tecniche conservative.
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Isterectomia peripartum.
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Lacerazioni perineali.
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Parto podalico.
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Uso della ventosa ostetrica.
L’obiettivo del corso è rafforzare la formazione clinica multidisciplinare . Garantendo interventi aggiornati, meno invasivi e più sicuri per madre e neonato.