Alessandria,
Politica
Marcello Feola  
26 Maggio 2025
ore
19:01 Logo Newsguard
Il caso

Alessandria, la Lista Abonante accusa la Lega: “Amag Ambiente, quanta ipocrisia”

Dura replica in Commissione Ambiente: “Il Carroccio dimentica di aver approvato il regolamento sui rifiuti nel 2019 e ignora le responsabilità passate nel fallimento della differenziata”

ALESSANDRIA – Non si placa la polemica su Amag Ambiente. Durante la Commissione Ambiente del 23 maggio, il Gruppo consiliare della Lista Abonante per Alessandria ha risposto alle critiche mosse dal capogruppo della Lega, Mattia Roggero, in merito alla gestione dei rifiuti e alla situazione della partecipata. Secondo la Lista Abonante, “alcune delle dichiarazioni di Roggero sarebbero frutto di una memoria selettiva o di un collegamento a distanza poco efficace. Visto che si è dimenticato alcuni elementi fondamentali”.

Il riferimento è “al regolamento comunale sui rifiuti urbani. Approvato nel 2019 dalla Giunta Cuttica, della quale Roggero stesso faceva parte. Il regolamento, all’articolo 31, vieta esplicitamente di immettere carta, cartone, plastica e altri materiali differenziabili nei rifiuti indifferenziati. Amag Ambiente – affermano dal gruppo civico – si è limitata ad applicare quelle norme. Cercando di migliorare le basse performance di raccolta differenziata della città”.

La doppia gara e il blocco della Smart City: responsabilità note

Non solo. Sulla gara a doppio oggetto – destinata a individuare un soggetto che gestisca il servizio di raccolta rifiuti acquisendo il 49% della società – la Lista Abonante ricorda che “il ritardo non è imputabile alla Giunta attuale. Bensì alla lunga parentesi legata al progetto Smart City, una ‘strampalata avventura‘ che ha rallentato tutto per oltre due anni. Il Consiglio di Stato ha poi confermato la legittimità dello stop imposto da Amag Holding, su impulso della Giunta“.

Secondo i rappresentanti di maggoranza, quindi, “la Lega cerca di spostare l’attenzione su aspetti marginali per non assumersi le responsabilità del passato. A partire dallo smantellamento del porta a porta introdotto nel 2008. Una scelta che avrebbe prodotto:

  • sperpero degli investimenti fatti per la raccolta differenziata.

  • Crisi e fallimento di Amiu.

  • crescita dei rifiuti pro capite, con 577 kg per abitante e solo il 47% di differenziazione, il peggior dato tra i capoluoghi piemontesi.

  • oltre 6 milioni di euro in più sulla Tari, per i maggiori costi di smaltimento.

“A Novara, governata dalla Lega, la differenziata funziona”

La polemica si chiude con una “nota di paradosso“. Il gruppo civico sottolinea come “la Lega, oggi critica nei confronti del modello di raccolta proposto ad Alessandria, sostenga lo stesso invece in altri Comuni dove è al governo. Come ad esempio Novara, che vanta la Tari più bassa del Piemonte grazie a una differenziata efficiente. Si contesta ciò che si dimostra virtuoso altrove – concludono i consiglieri -. È ora di mettere fine all’ipocrisia e costruire insieme un sistema che funzioni, partendo dai dati reali e non dalla propaganda”.

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