Piogge,
Società
Edoardo Schettino  
31 Maggio 2025
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Il rapporto

Piogge, il 2024 anno da record. Arpa spiega perchè

Dati superiori alla media storica di cinquant'anni

OVADA – Il 2024 è stato un anno da record per quanto riguarda le precipitazioni nella nostra Regione. A confermare una sensazione diffusa, c’è ora il rapporto redatto dall’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e pubblicato qualche giorno fa. Le piogge sono state le più significative, se raffrontate con le rilevazioni effettuate negli ultimi 50 anni. Il totale “è paragonabile solo – si legge nell’introduzione – ad annate storiche come il 1977 o il 1960 e, più recentemente, come il 2002 o il 2014.

Il surplus complessivo si è attestato su +42 rispetto ad un anno medio, grazie soprattutto ai contributi dei mesi di febbraio, marzo, maggio ed ottobre“. Acqua soprattutto con pochissima neve. “In riferimento – prosegue la relazione – agli apporti nevosi, dell’inverno 2023-2024 e l’inizio della stagione invernale 2024-2025, nella prima parte dell’inverno, la stagione 2023-2024 è continuata sulla linea di quelle precedenti con precipitazioni nevose scarse e limitate alle zone più in quota e conseguenti spessori di neve al suolo inferiori alla media se non molto prossimi ai livelli minimi”.

Le precipitazioni nevose sono praticamente scomparse nella porzione di territorio del basso Piemonte un tempo caratterizzata da fenomeni frequenti e abbondanti nei mesi invernali.

Dati emblematici

Il record si è manifestato attraverso diverse rilevazioni. ” Nel 2024 – spiegano da Arpa – la portata media annua di quasi tutti i corsi d’acqua è risultata superiore ai valori storici di riferimento, a causa delle abbondanti precipitazioni registrate”. E ancora: “Per quanto riguarda le acque sotterranee, nel 2024 il livello della falda superficiale si è innalzato o è rimasto stazionario in quasi tutti i piezometri analizzati. Tale riscontro è indicativo di un generale miglioramento dell’aspetto quantitativo della risorsa idrica degli acquiferi superficiali, rispetto alla situazione di criticità degli anni precedenti”.

Lo scenario ha avuto riflessi sui corsi d’acqua primari e secondari. ” Per il Po a Valenza (valle confluenza Sesia) l’andamento idrologico rilevato nel 2024 ha evidenziato deflussi superiori alla media storica per tutto l’anno, tranne i mesi di gennaio, agosto, novembre e dicembre. Il surplus di deflusso più significativo è stato registrato nel periodo da marzo a luglio e nel mese di ottobre. Il coefficiente di deflusso annuale è stato anche in questo caso in media con il valore storico”.

Per quanto riguarda i bacini idrici meridionali ” le precipitazioni annuali hanno confermato il carattere di abbondanza idrologica del 2024, con valori di poco inferiori agli anni più piovosi della serie storica (2002, 2019). Particolarmente abbondanti sono risultati conseguentemente anche i deflussi, con contributi specifici medi annuali anche superiori a 30 l/skmq. Le portate minime sono risultate allineate con le medie storiche. L’unico evento di piena rilevante si è verificato nel mese di marzo.