Alessandria: sosta a pagamento e Tpl, il M5S attacca Buzzi Langhi (Fi)
Il Movimento 5 Stelle replica alle critiche del consigliere regionale e comunale di Forza Italia, accusandolo di incoerenza e responsabilità del passato
ALESSANDRIA – Quando si fa politica, la coerenza è una virtù. Ma secondo il Movimento 5 Stelle di Alessandria, nel caso del consigliere regionale e capogruppo di Forza Italia a Palazzo Rosso Davide Buzzi Langhi, a prevalere è «la memoria corta». E la replica alle recenti dichiarazioni del forzista sulla nuova gara per la sosta a pagamento non si fa attendere.
«Il consigliere Buzzi Langhi – ricordano i pentastellati – ha fatto parte della precedente amministrazione comunale, con delega ai trasporti. Una gestione che ha lasciato dietro di sé un quadro caotico e irregolare. Con proroghe a raffica e contratti pasticciati per scuolabus, disabili e parcheggi. Proposte decennali, poi biennali, poi triennali, fino all’ultima proroga al 2025, dichiarata irregolare dal Mef».
Secondo il M5S, l’amministrazione attuale sta solo cercando di “riportare ordine, trasparenza e legalità” con una nuova gara. Che consentirà al Comune “di tornare a gestire direttamente tariffe e proventi, orientando la mobilità urbana in maniera coerente”.
Il ricorso Amag Mobilità? “Fisiologico”
«Esiste un ricorso da parte di Amag Mobilità – ammette il M5S – ma si tratta di un passaggio previsto nelle dinamiche di un appalto pubblico. Il processo resta legittimo e monitorato dal Mef, e il Comune si impegna a tutelare i lavoratori coinvolti».
L’affondo più duro riguarda però il trasporto pubblico locale, di competenza regionale. «Oggi Buzzi Langhi siede in Consiglio Regionale nella maggioranza. Potrebbe aiutare concretamente Alessandria, che è il Comune con la superficie più vasta del Piemonte ma riceve i contributi Tpl più bassi. Eppure tace».
Il M5S attacca anche i ritardi sulla gara per il Tpl regionale, considerata cruciale per studenti e pendolari. E denuncia uno squilibrio nell’uso delle risorse pubbliche: «Si trovano 1,5 milioni di euro in più per gli staff della comunicazione degli assessori regionali, ma mai per il trasporto pubblico dei territori».
Conclusione: “Serve rispetto per i cittadini”
Il comunicato si chiude con un monito chiaro: «I cittadini sanno distinguere tra chi costruisce e chi distrugge. Non serve propaganda, serve memoria. E soprattutto serve rispetto per chi ogni giorno subisce le conseguenze delle scelte politiche».