L’Enoteca ricorda Stefano Ferrando, uomo del rilancio dell’ente
Cinque anni fa la città perdeva il delegato provinciale di Ais. La consegna il 4 giugno
OVADA – L’Enoteca celebra la figura di Stefano Ferrando e festeggia i suoi primi quindici anni di attività. Cinque anni fa la città perdeva il delegato provinciale di Ais, da vice presidente protagonista del rilancio dell’ente di promozione. Mercoledì 4 giugno la consegna della sesta edizione del premio dedicato all’uomo che considerava la promozione del Dolcetto e del territorio nel quale nasce una missione. A riceverlo sarà Brunella Mascarino, capo servizio del TG3 del Piemonte e responsabile del “Tg Itinerante”.
La consegna si terrà nell’ambito di “Raccontiamo i 15 anni dell’Enoteca Regionale di Ovada e del Monferrato”. Tra i vincitori degli anni passati Gianni Fabrizio (curatore della guida vini del Gambero Rosso), l’agronomo Maurizio Gily e l’ordinario di Agraria dell’Università di Torino, Vincenzo Gerbi. In primo piano l’attività portata avanti in questi anni, ma soprattutto l’operazione che portò al recupero della cantine sotto a Palazzo Delfino, sede del municipio di via Torino. Che da luogo abbandonato e adibito a magazzino si sono trasformate nell’attuale contenitore di iniziative e proposte.
Svolta decisiva
Per l’Enoteca, Stefano Ferrando è stato l’uomo della svolta. Con la sua attività è ripartito il dialogo con i produttori, sono state poste le basi per tante iniziative create negli anni successivi. Scomparso nel 2020 per il Covid, ha lasciato un profondo vuoto nelle persone che ne apprezzavano le doti umane e la grande passione per il mondo del vino.
Con Brunella Mascarino fu ideatore e collaboratore di diverse rubriche legate al vino piemontese. Ad ogni evento nel quale era protagonista in qualità di rappresentante dell’Ais non tralasciava mai di far conoscere anche il Dolcetto di Ovada.
Crescita progressiva
Oggi l’Enoteca rappresenta un mondo fatto da oltre 40 produttori e venti associazioni che hanno scelto di far parte dell’ente. Capace di creare in questi anni una grande quantità di iniziative e opportunità per il vino del territorio. Tra i soci anche i ventuno comuni del territorio compreso nel disciplinare del Dolcetto che hanno delegato l’ente a un’azione davvero incisiva.
Tra i momenti più significativi: il traguardo di “Città Europea del vino” raggiunto in alleanza con Casale e Acqui con il brand “Gran Monferrato” nato anche da un’intuizione partorita in via Torino, il progetto “Ori”, le rassegne “Sconfinamenti” e “Mercoledì è sport”, l’iconico concerto “Buongiorno Dolcetto” e il “Pranzo con le stelle” che ogni anno celebra i migliori vini della Provincia. Opportunità per il turismo e per un territorio che in questi anni si è ritagliato uno spazio di visibilità importante